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Venerdì, 19 Aprile 2024
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L'orto botanico di Padova si allarga, inaugurato il giardino delle biodiversità

La nuova sezione è composta da quindicimila metri quadrati di serre all'insegna della tecnologia e dell'innovazione, ma anche della continuità storica

"Una grande foglia che si muove e respira". Così Giorgio Strapazzon, architetto e progettista del Giardino delle Biodiversità, definisce la nuova sezione dell'Orto botanico di Padova, inaugurata lunedì 15 settembre 2014. Un gioiello, che si inserisce all'interno dell'antico orto cinquecentesco, in una relazione che è al contempo di continuità storica e di proiezione verso il futuro. Una vetrina per la città, in occasione dell'Expo 2015 di Milano. Un grande vanto per chi ha partecipato alla sua realizzazione. Ma anche un'opportunità, per mostrare a livello internazionale le ricchezze di Padova e per offrire una proposta culturale di prim'ordine.

LA DENUNCIA: "L'Orto botanico si allarga e i prezzi raddoppiano"

IL GIARDINO DELLA BIODIVERSITÀ. La nuova area nasce su terreni un tempo di proprietà dei gesuiti, poi acquisiti per creare uno spazio supplementare che integrasse e arricchisse il vecchio Orto. 15 mila metri quadrati di serre. Migliaia di piante. Tutti i continenti che respirano all'unisono in una struttura moderna, che si inserisce però armoniosamente nel contesto storico da cui trae origine. All'interno, le piante, pur provenendo da ogni dove, hanno trovato un loro modo di convivere negli stessi spazi, "adottando strategie simili", spiega una delle studiose, durante la visita. Un percorso che, oltre a mostrare in chiave museologica la vastità e la bellezza delle specie esposte, si propone anche come lettura al contempo botanica e antropologica, itinerario di una co-evoluzione: l'uomo che addomestica la pianta, ma anche, e soprattutto, la pianta che condiziona e determina la vita dell'uomo. Una visione unica nel suo genere.

STORIE. Mango, banano, cacao. E, ancora, una vasca tropicale con specie acquatiche. Piante diverse parlano tra loro, e raccontano una storia, e tante storie: quella delle loro origini, quella del loro incontro, quella degli studiosi di oggi e di ieri in un confronto nello spazio e nel tempo sempre operante. Parla ad esempio di Prosepero Alpini, la pianta del caffè: l'antico prefetto dell'Orto botanico di Padova che studiò gli egiziani e la tostatura del caffè. Una scala bianca conduce poi a 5 metri di altezza, una visione panoramica a 360°, che consente al visitatore di ammirare nel complesso la vastità dei nuovi spazi e dei nuovi esemplari. All'esterno, una lama d'acqua, che separa il nuovo dall'antico: un vascone di 450 metri cubi, che fa da effetto sorpresa, ma che anche ricicla, in un'ottica di recupero delle energie rinnovabili.

VIDEO: Il commento del sindaco

RETTORE E PREFETTO.
"L'università di Padova consegna oggi alla città un sito unico - ha dichiarato il rettore Giuseppe Zaccaria al momento del taglio del nastro - una sfida culturale che abbiamo vinto, riscrivendo un sito storico. Sembrava impossibile - ha confessato - ma alla fine ce l'abbiamo fatta. L'Orto è un'oasi spirituale che richiamerà la centralità della natura nella dimensione globale". Ha richiamato l'attenzione sugli innovativi e tecnologici laboratori di ricerca inseriti all'interno della struttura, invece, il prefetto dell'Orto botanico, Giorgio Casadoro: "Il rettore ha fortemente voluto che l'Orto fosse anche un polo di ricerca che attirasse studiosi a livello internazionale". E già dal prossimo anno dovrebbero essere messe a disposizione delle borse di studio a tale scopo.

EXPO 2015, PADIGLIONE ITALIA.  Da Expo 2015, i complimenti e la soddisfazione per un progetto che farà parte integrante della manifestazione milanese: "Il tema del 'vivaio', in cui si inserisce il Padiglione Italia, insieme all'Orto di Padova, è anche metafora di uno spazio aperto, che aiuta i giovani talenti a germogliare, una vetrina per energie giovanili e fresche nel nostro paese".

LE AUTORITÀ. E di giovani ha parlato ancora il sindaco di Padova, Massimo Bitonci, presente alla cerimonia di inaugurazione: "Investire sulla cultura è doveroso - ha dichiarato - investire sul turismo è necessario, anche per incrementare il lavoro per i nostri giovani". "Cultura ed economia diventano un tutt'uno - ha detto con soddisfazione il vice presidente della giunta regionale, Marino Zorzato - oggi Padova mostra una città più bella, un Veneto più bello e un'Italia più bella, dimostrando e insegnando come si fa. Quest'Orto è un po' come una stella polare da seguire - ha continuato - è tutto quello che potremmo e dovremmo essere".

Da       PadovaOggi

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