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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Orti urbani condivisi: come farne uno sul terrazzo di casa

Terra! Onlus ha fatto dell'agricoltura urbana un mezzo di aggregazione sociale e lo scorso fine settimana ha inaugurato un nuovo orto urbano condiviso a Brescia. Ecco i consigli della vice presidente, Giorgia Bocca, per realizzarne uno

L’agricoltura, oltre ad essere una fonte di sostentamento, può essere un mezzo di riscatto sociale per gruppi emarginati (detenuti, Rom, persone senza fissa dimora), un modo per creare relazioni nelle grandi città, per rendere più verdi, più belle e più vivibili le periferie. Sono anni che l'associazione Terra! Onlus promuove progetti “glocali”, nei diversi territori in cui è presente, che vanno in questa direzione e che spesso si sviluppano intorno ad un orto urbano condiviso. Perchè si sa ... chi semina, raccoglie.

Tra i tanti, Coltivare RappOrti è un progetto realizzato per recuperare alcuni spazi all’interno del centro Ippico Ciampacavallo, in via Appia Pignatelli a Roma. Nell'area, oggi, sono presenti: un orto comune, portato avanti da tutti i beneficiari del Centro Ciampacavallo, coadiuvati dalla associazione Terra; e 19 orti sociali, assegnati a chi ne ha fatto richiesta quando il progetto è stato lanciato, nel 2013. Esiste poi una zona comune attrezzata, utile per la custodia degli attrezzi ma soprattutto luogo dove di ritrovo per favorire la socialità e lo scambio di esperienze fra tutti coloro che partecipano al progetto.

Proprio lo scorso fine settimana l'associazione ha dato vita ad un nuovo orto comunitario, quello di Sanpolino, nel quartiere periferico di Brescia: "Un nuovo spazio di aggregazione che contrasta con la visione del quartiere dormiente e che coinvolge i cittadini in una nuova forma di partecipazione". La vice-presidente dell'associazione, Giorgia Bocca, che si è recata sul posto per seguire i lavori, ci spiega meglio di cosa si tratta: "Gli orti comunitari sono degli spazi di terra condivisa in parti uguali. La valenza sociale e quella ambientale sono intrecciate: non esiste un orto condiviso senza un gruppo di persone". "Ogni orto ha una sua identità che dipende dal gruppo che lo gestisce - continua Giorgia Bocca - Ci sono orti con una vocazione legata al sostentamento e altri con una vocazione prettamente collegata alla partecipazione. In ogni caso gli orti, soprattutto quelli realizzati con la tecnica sinergica (quella usata da Terra! Onlus) sono fatti di aiuole permanenti dove si inseriscono delle piante specifiche in co-associazione tra loro, piante cioè che si aiutano vicendevolmente a crescere permettendo al terreno di creare sostanza organica. L'orto diventa così una metafora: tante piante diverse una vicina all'altra che condividono lo stesso spazio, come nella vita. E' un modo nuovo di vedere le cose e non è un caso che le persone che si avvicinano a queste realtà cambiano, iniziando a mettere in discussione le proprie certezze".

Gli orti urbani di Terra! Onlus

Ecco alcuni semplici passi per un orto fai da te sul terrazzo:

1) La prima cosa da fare è capire l'ampiezza dello spazio a disposizione e l'esposizione. Se il terrazzo è piccolo si possono coltivare delle piante, se è grande se ne possono coltivare altre. Vale lo stesso per la luce. "Se sul terrazzo c'è l'ombra - ci spiega Giorgia Bocca - si possono piantare solo i bulbi di alcuni fiori. Se invece c'è qualche ora di sole le piante aromatiche (menta, prezzemolo, rosmarino e salvia) cresceranno. Da quattro ore in sù è possibile piantare anche le fragole, i fagioli e i piselli. Se l'esposizione è buona per tutta la giornata, allora vanno bene pure i pomodori".

2) Munirsi degli strumenti necessari: vasi, terra e semi. Per risparmiare si consiglia di realizzare da soli i vasi recuperando vecchi contenitori. Vanno benissimo le cassette di legno o anche i barattoli di sughi e pelati (basta bucarli sulla base). In questo modo per partire, ipotizzando di avere un terrazzo di 10 metri quadrati, basterà un piccolo investimento dai 50 ai 100 euro al massimo per comprare i semi e la terra.

3) Sporcarsi le mani. Siete pronti? E' arrivato il momento di piantare i semi. Prendete un vaso, riempite bene di terra e lanciate i semi. Poi coprite con un velo di terra e spruzzate sopra dell'acqua. Quando la vostra prima piantina nascerà tagliatela e lasciate nel vaso la base.

4) Prendersi cura delle piante, hanno bisogno di attenzioni, soprattutto all'inizio. Tutte le sere controllate per vedere se hanno bisogno di acqua.

Un consiglio per chi è alle prime armi. Iniziare comprando direttamente le piantine e non i semi. Per i più temerari, che non vogliono rinunciare all'emozione che provoca piantare un seme, si consiglia di scegliere le insalate, più semplici da coltivare.

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