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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Smog, l'Oms lancia l'allarme: a rischio la salute dell'80% di chi vive in città 

Le rilevazioni effettuate sono fuori dai limiti in tutte le regioni del pianeta. Respirare aria inquinata aumenta la possibilità di contrarre un ictus, un cancro ai polmoni, malattie respiratorie acute e croniche, come l'asma

"L'inquinamento atmosferico urbano continua ad aumentare, scatenando il caos sulla salute umana". A lanciare l'allarme è Maria Neira, direttore del Dipartimento di Sanità pubblica e ambiente dell'Organizzazione mondiale della sanità. Ad essere esposti a livelli di inquinamento che superano i limiti stabiliti dall’Oms è ben l’80% delle persone che vivono in aree dove si monitora la qualità dell’aria. Il problema riguarda tutte le regioni del mondo, ma la popolazione delle città a basso reddito è quella che subisce l’impatto maggiore. Sono questi i dati più importanti emersi dall’aggiornamento del rapporto ‘Who Global urban ambient air pollution database’ dell'Oms.

Secondo le ultime rilevazioni del database, “il 98% delle città con più di 100mila abitanti nei Paesi a basso e medio reddito non rispetta le linee guida Oms per la qualità dell’aria” mentre “nei Paesi ad alto reddito la percentuale scende al 56%”. Preoccupanti le conseguenze della cattiva qualità dell'aria nelle città: più elevato rischio di ictus, malattie cardiache, cancro ai polmoni e malattie respiratorie acute e croniche, tra cui l'asma. Le alte concentrazioni di particolato provocano ogni anno, in tutto il mondo, più di 3 milioni di morti premature e i livelli di inquinamento urbano globale dal 2008 al 2013 sono aumentati dell'8%, nonostante i miglioramenti in alcune regioni. 

Cosa fare per rimediare? Promuovere un trasporto più pulito, produrre energia più efficiente riducendo le emissioni delle ciminiere industriali e aumentando l'uso di fonti rinnovabili, come solare ed eolica, e gestire i rifiuti in modo più sicuro. "E' fondamentale per le città e per i governi nazionali rendere la qualità dell'aria urbana una priorità per la salute e lo sviluppo", spiega dell'Oms Carlos Dora. "Quando la qualità dell'aria migliora, i costi sanitari per le malattie connesse all'inquinamento dell'aria si restringono, la produttività dei lavoratori si espande e l'aspettativa di vita cresce. Ridurre l'inquinamento atmosferico, inoltre, permette di rispettare gli impegni presi dai paesi con la firma dell'accordo sul clima".

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