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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Bici e città un binomio vincente: oltre 76 mila posti di lavoro e 10 mila vite salvate

Se l'Europa cambiasse il sistema di trasporti urbani privilegiando le due ruote questi sarebbero i vantaggi. A dirlo è uno studio pubblicato dalla Commissione economica per l'Europa dell'Onu (Unece) e dall'Ufficio regionale Oms

Se nelle principali città europee prendesse piede il bike sharing oltre 76.600 persone potrebbero trovare impiego e si potrebbero salvare circa 10 mila vite umane. A dirlo è uno studio pubblicato dalla Commissione economica per l'Europa dell'Onu (Unece) e dall'Ufficio regionale Oms per l'Europa e presentato lunedì 14 aprile in occasione della quarta riunione di alto livello su trasporti, salute e ambiente ospitata dalla Francia.

Oltre a far bene all'ambiente, investire nel trasporto "verde" avrebbe effetti positivi sulla salute e risulterebbe anche economicamente vantaggioso. La causa della morte in Europa di 500 mila persone ogni anno è infatti attualmente da riscontrare nell’inattività fisica e nell'inquinamento da smog; altri 90 mila decessi sono invece causati dagli incidenti stradali. Scegliere le due ruote potrebbe dunque essere la soluzione al problema.

Rilanciare questo mercato inoltre permetterebbe di impiegare localmente nella vendita al dettaglio di biciclette, nella loro manutenzione o nella fornitura di abbigliamento e accessori per ciclisti tantissime persone.

Ad oggi è Copenaghen la città leader per il ciclismo in Europa: il trasporto in città avviene per il 26% in bicicletta. Se Roma adottasse lo stesso modello di bike sharing di Copenaghen potrebbero crearsi oltre 3.200 nuovi posti di lavoro potenziali, salvando 154 vite in un anno. Gli esperti invitano gli amministratori a cambiare il sistema di trasporti urbani poichè questa scelta avrebbe solo vantaggi per tutti.

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