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Giovedì, 18 Aprile 2024
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I biocarburanti conquistano il mare: la flotta militare diventa più verde 

L'obiettivo è ridurre le emissioni inquinanti. Le navi della Marina useranno il Green Diesel, prodotto nella bioraffineria Eni di Marghera, di tipo sintetico e ottenuto dalla idrogenazione di oli vegetali

Le unità navali della Marina militare italiana e Usa, impegnate nel mare italiano, dal 16 giugno saranno rifornite con combustibile Green Diesel, prodotto da Eni nella bioraffineria di Marghera, nel veneziano. Si suggella così di fatto la collaborazione tra la Marina Militare e la US Navy siglata nel 2014 con la firma dello Statement Of Cooperation (SOC), sulla ricerca e sviluppo dei combustibili alternativi, con l’obiettivo di ottenere la rilevante riduzione delle emissioni inquinanti. 

Il programma Flotta Verde e i principali aspetti tecnico-operativi dell’attività denominata Great Green Fleet. Programmata per giovedì prossimo, nelle acque del Mediterraneo centrale, l''operazione' è stata presentata ieri pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Marina in Roma: la nave Etna della Marina, rifornirà di combustibile verde derivato da fonti rinnovabili le navi del Carrier Strike Group Eisenhower e il cacciatorpediniere Andrea Doria. Le navi delle due marine si incontreranno in mare il 15 giugno, a ovest della Sardegna. Il giorno dopo, al largo di Napoli, avverrà il primo rifornimento di combustibile verde. La nave Etna rifornirà da un lato il cacciatorpediniere Mason, dall'altro l'Andrea Doria. La Marina militare italiana sarà la prima, e ad oggi l'unica, in Europa ad utilizzare un combustibile bioderivato. 

Il programma Flotta Verde non significa solo utilizzare il biocombustibile ma è molto più ampio: raccoglie un insieme di procedure, sistemi e predisposizioni, come i Led per l'illuminazione, le vernici speciali per gli scafi, gli assetti propulsivi economici, la pulizia delle eliche, alcuni già in atto che, insieme, permetteranno di ridurre i consumi e risparmiare centinaia di tonnellate di combustibile l'anno, oltre a contribuire al raggiungimento degli impegni assunti dall'Italia e dall'Unione Europea in campo internazionale sul contenimento delle emissioni d'inquinanti atmosferici e dei gas ad effetto serra.

Il Green Diesel di Eni. Porterà una riduzione significativa delle emissioni inquinanti: fino al 26% delle totali aggregate di anidride carbonica. La Marina militare italiana stima, infatti, di arrivare nel 2020 all'impiego di almeno il 10% di bio-fuel rispetto al totale del combustibile per le sue unità. Ma cos'è il Green Diesel di Eni? E' l'ultima innovazione nel campo del carburante messa in atto dall'azienda del cane a sei zampe; il risultato di una tecnologia innovativa denominata Ecofining™ sviluppata in collaborazione con Honeywell UOP: ottenuto dalla idrogenazione di oli vegetali ha migliorato le funzionalità rispetto alle biodiesel tradizionale. 


 

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