rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Turismo sostenibile

La Transiberiana d'Italia e le altre: un mese di viaggi sui binari delle ferrovie riscoperte

Torna l'iniziativa, voluta da Comodo e Legambiente, per promuovere la mobilità dolce. Dal 6 marzo fino al 6 aprile tantissimi gli eventi in programma per far conoscere le infrastrutture dismesse

Trenta giorni per viaggiare a bordo di treni storici, fare escursioni a piedi o in bicicletta lungo i vecchi tracciati della ferrovia o per discutere di mobilità dolce. Dal 6 marzo al 6 aprile, torna l'iniziativa della Confederazione della Mobilità Dolce (CoMoDo), a cui aderisce Legambiente, che quest'anno sarà lunga un mese e cambia nome: non più Giornata delle ferrovie dimenticate ma "Giornata delle Ferrovie NON dimenticate". Il motivo? Molte di queste strutture, grazie alla partecipazione di cittadini e istituzioni sono tornate a vivere. Ricchissimo di eventi il programma che coinvolgerà tutta la penisola.

Ad aprire la nona edizione dell'iniziativa il 6 marzo sarà il viaggio a bordo di un treno d'epoca sulla "Transiberiana d'Italia", la storica tratta Sulmona-Carpinone-Isernia che unisce Abruzzo e Molise attraverso la bellezza di paesaggi unici e panorami mozzafiato, dagli altopiani abruzzesi alle montagne del Parco nazionale della Majella. Lunga 128,7 km e inaugurata nel 1897 per collegare Napoli alle terre abruzzesi-molisane, la tratta, dopo essere stata chiusa definitivamente nel 2011 ed essere stata quasi dimenticata, negli ultimi anni è tornata a rivivere grazie alla Fondazione Fs Italiane e Associazione Le Rotaie Molise, raggiungendo sempre numero da record di presenze.

Il mese si concluderà con la "Quarta Maratona Ferroviaria" da Palermo a Bagnoli, per accendere i riflettori sui servizi ferroviari del Mezzogiorno, spesso in condizioni critiche ma ricchi di potenzialità turistiche, arrivando con una carrozza d'epoca al museo ferroviario di Pietrarsa (Na) dove si terranno gli Stati Generali del Turismo del Mibact.

Il programma completo degli eventi (ancora in aggiornamento)

"Le ferrovie non dimenticate - dichiara Alessandra Bonfanti di Legambiente - rappresentano un importante patrimonio nazionale paesaggistico e culturale che merita di essere valorizzato e sono un’opportunità preziosa per avviare e incentivare una riconversione sostenibile all’insegna di un turismo di qualità. Molte ferrovie, un tempo dimenticate e abbandonate, sono state trasformate in vie verdi sulle quali pedalare, andare a cavallo, passeggiare. Altre sono state rimesse in attività e sono diventate luoghi di incontro e socialità, presidi ambientali e culturali, e fucine dell’economia civile come è successo da tempo in Europa e come stiamo provando a fare, grazie ad un protocollo tra Legambiente e RFI, per riattivare le stazioni impresenziate che da luoghi di abbandono stanno diventando spazi di socialità e fucine di economia civile".

Tra gli altri appuntamenti in programma organizzati da Legambiente: in Sardegna da non perdere domenica 6 marzo il viaggio del Trenino Verde che da Mandas (CA) arriverà a Seui (CA), con brevi fermate a Palarana e al Borgo dei Carbonai (Betilli), riscoprendo così la bellezza di una tratta, la Mandas-Arbatax, ormai esclusivamente turistica. Una volta arrivati a Seui, ci sarà un incontro con il sindaco e poi una visita guidata al centro storico seguendo il Percorso Monumentale Sehuiense. In Calabria, l’associazione ambientalista ha organizzato un’escursione di trekking lungo la tratta ferroviaria che da Silvana Mansio arriva a San Giovanni in Fiore. In Valle d'Aosta, Legambiente promuoverà, insieme a numerose altre associazioni, un concorso fotografico “Obiettivo binario vivo”, aperto a tutti, con lo scopo di non far dimenticare la tratta ferroviaria Aosta-Pré-Saint-Didier "sospesa" dal 20 dicembre scorso e che RFI e Regione Valle d'Aosta vorrebbero chiudere definitivamente. Domenica 13 marzo, appuntamento con la biciescursione lungo l'ex ferrovia Crotone-Petilia-Policastro, alla scoperta della biodiversità del Marchesato Crotonese. Una biciclettata che passerà lungo l’ultimo tratto dell’ex ferrovia, lungo circa 11km, caratterizzato da un paesaggio particolare. Anche se infatti è presente poca vegetazione, data la presenza di calanchive argillose, in primavera questa zona si arricchisce di variegati cromatismi e di una interessante avifauna.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La Transiberiana d'Italia e le altre: un mese di viaggi sui binari delle ferrovie riscoperte

Today è in caricamento