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Venerdì, 29 Marzo 2024
MOBILITA' SOSTENIBILE

Pagati per andare in ufficio in bici: ecco le città italiane dove l'incentivo è quasi realtà

Il ministero dell'Ambiente farà un bando per distribuire i finanziamenti rivolti alla mobilità sostenibile ai Comuni italiani che presenteranno i progetti migliori. Ecco chi è già a lavoro

Andare a lavoro in bicicletta, oltre che essere un piacere darà diritto ad un rimborso. Accade già in Francia, Belgio, Norvegia e in molti altri Paesi europei e, in realtà, accade anche in Italia, a Massarosa, in Versilia. Presto la lista dei Comuni che introdurranno questo incentivo per i propri cittadini sarà più lunga. Il Governo, infatti, ha stanziato 35 milioni di euro per la mobilità sostenibile e una parte di questi soldi andranno proprio a finanziare l'incentivo per chi sceglie le due ruote a pedali per recarsi in ufficio. Il ministero dell'Ambiente dovrebbe fare presto un bando per distribuire i fondi e sono già diversi i Comuni che stanno ufficialmente lavorando per farsi trovare preparati e cercare così di accaparrarsi la gara.

Milano e Torino. Il Comune meneghino e il capoluogo piemontese stanno lavorando insieme ad progetto, sul modello già diffuso in Francia. In particolare l’assessore torinese Enzo Lavolta e all’assessore milanese Pierfrancesco Maran, hanno unito le forze e stanno studiando un piano ad hoc per le due città che dovrebbe includere anche un app per smartphone in grado di contare i chilometri del percorso casa-lavoro in bici e di validarli. Non ci sono ancora indicazioni sulla cifra del rimborso: il Belgio, per esempio, offre 22 centesimi al chilometro per chi sceglie di pedalare e di non mettersi in auto. L'Olanda 19 centesimi. Parigi 25. Negli Stati Uniti, si possono dedurre dalle tasse 20 dollari al mese. Sulla questione non mancano polemiche su ragioni etiche: secondo alcuni urbanisti ed esperti, infatti, sarebbe un incentivo per chi "già è benestante", ovvero coloro che abitano in centro città e hanno l'ufficio a pochi passi. A chi viene da lontano, poichè può solo permettersi una casa nell'hinterland, il privilegio viene precluso e rimangono solo i mezzi pubblici o la macchina. 

Rimini. Anche il sindaco della città romagnola è convinto che la bicicletta sia il mezzo migliore per gli spostamenti brevi in città e consiglia ai suoi concittadini di "usare le due ruote entro i tre chilometri". "Rinunciare all’automobile è difficile, per pigrizia, per comodità o più semplicemente perché cambiare un’abitudine richiede uno sforzo che il più delle volte non si ha intenzione di compiere. Chi però fa questo scatto difficilmente torna indietro, perché si rende conto nell’immediato dei benefici concreti che l’uso costante della bici comporta; per la salute, per le tasche e non per ultimo, per l’ambiente. Allora, pur di fronte a queste evidenze, è necessaria una ‘spintarella’. Il Comune sta quindi lavorando per ottenere i finanziamenti partecipando al bando del ministero.

Bari. La città pugliese sta pensando ad un voucher, con un rimborso che potrebbe aggirarsi sui 25 centesimi a chilometro. Inoltre, come per il progetto al vaglio del Comune di Milano, il piano allo studio del Comune di Bari prevede anche l'introduzione di una app specifica. Da un lato, un modo per creare comunità virtuali, anche per lanciare competizioni a premio volte a promuovere l'uso delle due ruote; dall'altra, uno strumento per monitorare le condizioni di salute di chi va in bici. L'idea, infatti, è quella di collegare la app con i medici di famiglia, in modo da poter anche studiare gli effetti di un più sano stile di vita, ed incentivare l'uso della bici, offrendo, ad esempio, un check up gratuito all'anno a chi utilizza la app.
 

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