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Giovedì, 25 Aprile 2024
INQUINAMENTO

E' di nuovo allarme smog: auto ferme per 6 giorni a Napoli, domenica ecologica a Roma

Non piove e i livelli di polveri sottili nell'aria sono un'altra volte alle stelle. La situazione non è migliore a Milano, dove dall'inizio del 2016 ad oggi sono già 11 i giorni di sforamento dei limiti imposti dalla legge, e a Firenze

Torna, con l'alta pressione, l'allarme smog nelle città italiane a alcuni capoluoghi corrono ai ripari. A Napoli si è deciso lo stop alla circolazione delle auto per sei giorni, dal 1 al sei febbraio (è già la seconda volta in un solo mese). A Roma il 31 gennaio sarà una domenica ecologica.  A Firenze e Milano la situazione non è migliore ma non sono ancora previsti blocchi del traffico.

Sei giorni di blocchi alla circolazione a Napoli. Negli ultimi due giorni sforamenti record: soltanto lunedì scorso quattro delle sei centraline di monitoraggio hanno rilevato nell'area concentrazioni di polveri sottili oltre il limite. La situazione cittadina, zona per zona, è preoccupante. Al Museo polveri per 134 microgrammi al metro cubo di aria, il triplo della soglia limite. Male via Argine, con 97 microgrammi, e ancora: 84 alla Ferrovia, 72 nella zona del Nuovo Pellegrini. Sotto la soglia limite solo le zone dell’Osservatorio Astronomico e del Santobono (34 e 39 microgrammi). Domenica scorsa, è andata meglio, ma di pochissimo. Quattro centraline su sei hanno superato i valori massimi, sebbene con concentrazioni di polveri sottili meno alte. E la situazione rischia di peggiorare ancora dato che "permangono – spiega Giuseppe Onorati, il funzionario Arpac che coordina i rilevamenti – le condizioni climatiche di scarsa ventilazione che favoriscono il ristagno delle sostanze inquinanti nell’aria". Per evitare che la situazioni degeneri ancora, il sindaco Luigi de Magistris ha firmato una nuova ordinanza antismog. Il provvedimento prevede il divieto di circolazione sull'intero territorio cittadino dall'1 al 6 febbraio. Gli orari in cui sarà in vigore sono dalle 9.30 alle 12.30, e dalle 14.30 alle 19.30. L'ordinanza estende quanto già veniva precedetemente stabilito nella delibera del 5 maggio 2015, che prevedeva fino al 31 marzo lo stop alle auto nei giorni dispari dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.30. Fanno eccezione le auto che trasportano diversamente abili, i veicoli elettrici a emissioni zero, i ciclomotori e motoveicoli a 4 o a 2 tempi omologati, le auto a gpl o metano, le auto con almeno tre persone a bordo escluse euro 0 ed euro 1, i veicoli delle forze dell'ordine e del trasporto pubblico. Al di fuori del divieto alcune strade: la Tangenziale, il raccordo A1 Napoli-Roma, A3 Napoli-Salerno, la strada regionale ex SS 162.

Domenica ecologica a Roma. Il blocco sarà attivo dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30. La giornata 'antismog' è stata indetta dal commissario straordinario Francesco Paolo Tronca per tutelare "in via cautelare", la salute dei cittadini. Per lo stesso motivo, è possibile che si decida di istituire due giorni di targhe alterne per il lunedì 1 e martedì 2 febbraio. Lo stop del 31 gennaio riguarderà tutti i veicoli sino alla categoria Euro 5. Potranno circolare le categorie di veicoli meno inquinanti: metano, gpl, ibride, Euro 6 e ciclomotori due ruote quattro tempi Euro 2 e motocicli quattro tempi Euro 3. L'amministrazione, al fine di agevolare la mobilità collettiva, ha dato indicazione ad Atac di rafforzare il servizio, intensificando il numero di corse di bus e metro rispetto ad una normale domenica.

La situazione in Lombardia. "Ancora critico lo stato di salute dell'aria in Lombardia: i dati della rete di monitoraggio della qualità dell'aria di Arpa indicano che, per il settimo giorno consecutivo, nella gran parte delle stazioni lombarde sono stati registrati superamenti del limite giornaliero previsto dalla direttiva europea per il PM10". Così Bruno Simini, presidente Arpa Lombardia, sul perdurare delle condizioni che favoriscono l'accumulo di Pm10. A Milano città i numeri di giorni di superamento complessivo dall'inizio dell'anno sono così arrivati a 11 mentre a Brescia città e a Bergamo città 10. E nei prossimi giorni, secondo le previsioni del servizio meteorologico regionale dell'Agenzia, le condizioni meteorologiche favorevoli all'accumulo degli inquinanti.

Mal d'aria anche a Firenze. Il pm10 dal 1° gennaio ha già superato i limiti per sette giorni nella centralina di Signa (e lunedì è arrivato fino alle stelle con 130 microgrammi per metro cubo, quasi tre volte tanto rispetto al limite di 50), mentre le altre centraline cittadine hanno sforato negli ultimi tre giorni. Gli amministratori, con in testa il governatore regionale Enrico Rossi, avevano chiesto di non attendere la quota stabilita per legge di giorni di sforamento (35) per intervenire. Per adesso ancora, mentre i fiorentini continuano a respirare lo smog, nessuna mossa.

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