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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Uber, l'app incubo dei tassisti anche a Genova: scoppia la protesta

Mettere a disposizione degli utenti dei mezzi di trasporto con conducente sarebbe, secondo la Cooperativa Radio Taxi Genova "un esercizio abusivo della professione"

Dopo quelli di Roma e Milano, anche i tassisti genovesi protestano contro Uber, l'app che mette a disposizione degli utenti dei mezzi di trasporto con conducente a costi vantaggiosi.

Secondo alcune indiscrezioni giovedì nel capoluogo ligure si sarebbe tenuta una convention per presentare il servizio. Questo avrebbe mandato in agitazione i tassisti che avrebbero chiesto e ottenuto un incontro con il vice Prefetto, Paolo D'Attilio per chiedergli di vigilare su un fenomeno che, secondo un volantino messo a punto dalle associazioni, avrebbe anche termini di illegalità (concorrenza sleale secondo chi protesta).

"È cosa risaputa -si legge in una nota della Cooperativa Radio Taxi Genova- che si stanno affacciando sul mercato del trasporto persone e soggetti che, sfruttando la lentezza di risposta del Governo, vogliono operare in sfregio alle normative vigenti".

Secondo i tassisti genovesi, "chiamare 'economia condivisa' e, nello specifico 'car pooling', ciò che molto banalmente è l'esercizio abusivo della professione di tassista o noleggiatore di veicoli con conducente, è fuorviante per chi aderisce a queste proposte, sfruttandone la condizione economica precaria e proponendo delle condizioni di lavoro che possono definirsi tranquillamente schiavistiche".

"La Cooperativa Radio Taxi Genova, in piena e totale collaborazione con il Comune di Genova e la polizia municipale, querelerà -conclude la nota- chiunque venga sorpreso ad esercitare abusivamente la professione di tassista e lo perseguirà in tutte le sedi e in tutti i gradi di giudizio".

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