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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Bando lampo da 164 milioni: l'Ue chiama a raccolta le startup contro il Coronavirus

Il bando, in scadenza tra 3 giorni, è rivolto a tutte le imprese tecnologiche che possono aiutare a trattare, testare, monitorare o aiutare in qualsiasi modo la lotta contro Covid-19

Un bando con scadenza immediata, con soluzioni - si richiede - altrettanto immediate. La Commissione europea chiama a raccolta startup e pmi innovative per combattere il Coronavirus. Sono 164 i milioni messi a disposizione dal Consiglio europeo per l'innovazione con un bando rivolto a tutte le imprese tecnologiche che possono aiutare a trattare, testare, monitorare o aiutare in qualsiasi modo la lotta contro Covid-19. 

I tempi sono appunto molto stretti, c'è tempo fino alle ore 17 di mercoledì 18 marzo e non c'è nessuna preclusione tematica alle soluzioni proposte. La call non ha tematiche predefinite, ma saranno privilegiati i prodotti e le idee in grado di aver un impatto concreto nella lotta contro il Coronavirus.
Le domande devono essere inviate all'acceleratore Eic, che fa parte del progetto pilota del Consiglio europeo dell'innovazione, il quale finanzia già una serie di startup e pmi che stanno lavorando a soluzioni innovative legate all'epidemia di coronavirus, tra cui i progetti "EpiShuttle", che punta su unità specializzate di isolamento (specialised isolation units), "m-TAP" per tecnologie di filtraggio dell'aria e "Mbent" che si occupa invece di mobilità umana durante le epidemie. 

Come nasce l'iniziativa lo racconta Alberto Onetti, presidente di Mind The Bridge con un post su Linkedln: "giovedì 12 dall’Irlanda è partita una mobilitazione in Rete per risolvere la mancanza di ventilatori polmonari. Ci si è chiesti: perché non produrre ventilatori a basso costo in tempi rapidi con un progetto di open source condiviso? In poche ore si è formato un gruppo su Facebook e una pagina sul sito https://hackaday.com, in cui è partita lo scambio di idee tra scienziati e innovatori".

"L’iniziativa - continua Onetti - non è sfuggita agli occhi di Isidro Laso, funzionario di Bruxelles che ha ottenuto l’ok dal direttore generale Jean-Eric Paquet e dal Cabinet del commissario Mariya Gabriel. Oltre a sostenerla, Paquet si è mosso all’interno della sua struttura per implementare in tempi rapidi una soluzione. Venerdì pomeriggio è arrivato l’ok dell’EIC e la call è stata aperta a tutte le soluzionii".

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