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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Da Skype a Instagram, da HouseParty a Zoom: app e programmi per fare le videochiamate

Che sia per lavoro o per incontrarsi con gli amici sono tante le modalità di connessione gratuite con altri utenti che includono lo schermo. Quali sono le caratteristiche che permettono di scegliere lo strumento più adatto alle proprie esigenze?

Telelavoro, didattica a distanza e isolamento sociale fanno decollare le app per tenersi in contatto mentre si è a casa. Le classifiche dei download su iOS e Android parlano chiaro: ai primi posti si piazzano tutte le app per videocall, da Zoom a Google Hangouts Meet fino a Houseparty, da Microsoft Team fino a Skype. Ma qual è la differenza tra di loro e quali sono le caratteristiche che ci permettono di scegliere quello che è appropriato alle personali esigenze?

ZOOM

Il fenomeno del momento è Zoom, l'applicazione gratuita per fare videochiamate di gruppo via smartphone, tablet e pc: i download giornalieri della app sono passati, su scala globale, dai 171mila di metà febbraio ai 2,41 milioni del 25 marzo, con un incremento del 1.300%. A calcolare il dato è Apptopia, secondo quanto riferito dal sito VentureBeat.

Diventata molto popolare per il telelavoro e la didattica in seguito all'epidemia di Coronavirus, Zoom, che vanta una qualità di streaming molto alta, permette di condividere video in diretta e di registrare le videochiamate, dispone di filtri di abbellimento e sfondi virtuali.

I partecipanti possono essere invitati alla videoconferenza tramite mail o servizi di messaggistica istantanea come WhatsApp. Il piano base di Zoom è totalmente gratuito e permette di creare videoconferenze con un massimo di 100 partecipanti con durata massima di 40 minuti. Sono disponibili altri piani a pagamento per funzionalità aggiuntive (il piano Enterpise, per esempio, porta il limite dei partecipanti fino a 500 e senza vincoli di tempo oltre spazio illimitato per le registrazioni cloud aò costo di 18,99 euro al mese, con l’obbligo di acquistare almeno 50 account).

In questI giorni Zoom è sotto i riflettori per un'apparente falla nel meccanismo di privacy: secondo Motherboard, il magazine tecnologico della rivista Vice, nella sua versione per iPhone invierebbe alcuni dati sugli utenti a Facebook (quando la app viene aperta, il tipo di dispositivo usato dall'utente, la sua posizione e l'operatore con cui ha un contratto), anche se gli utenti non hanno un account sul social e senza renderlo chiaro nelle condizioni sulla privacy. 

Si è così ritrovata ufficialmente nel mirino delle autorità Usa per divulgazione illegale di informazioni di utenti privati a terzi. La condivisione delle informazioni avviene perché Zoom, come molte altre applicazioni, usa il kit di sviluppo software di Facebook per implementare funzionalità del social nella app. Il problema - si evidenzia - è che nei termini d'utilizzo non viene ben specificato il tipo di dati condivisi, cosa invece richiesta da Facebook come condizione d'uso del suo kit.

HOUSEPARTY

HouseParty è un social network: ci si incontra tra amici online, in video, sia via smartphone che da desktop. Disponibile gratuitamente, ha raggiunto i 651mila download giornalieri, rispetto ai 24mila del 15 febbraio scorso, pari a un aumento del 2.500%. HouseParty consente di frequentare gli amici come se si "abitasse" in una casa virtuale effettuando o ricevendo videochiamate e giocare in gruppo (per esempio a Heads Up!, Trivia, Chips and Guac...) fino a un massimo di 8 partecipanti ma senza limiti di tempo. Gli utenti ricevono una notifica quando gli amici sono online e disponibili per la chat video di gruppo (anche se la funzione può essere disabilitata). A differenza di altre app non consente il login da Facebook, dunque per registrarsi occorre creare un profilo utente fornendo mail e password, ed è anche richiesta una verifica di identità attraverso il numero di telefono. 

Houseparty sarebbe stato in questi giorni vittima di un tentativo di danno d’immagine: attraverso WhatsApp si sono diffusi dei messaggi che intimavano di eliminare subito l’applicazione di Houseparty per non rischiare il furto di dati sensibili. Per venire a capo della questione, la casa di sviluppo di videogiochi americana Epic Games, offre addirittura 1 milione di dollari di ricompensa a chiunque porterà prove valide a supporto di quanto scoperto. 
 

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SKYPE

Il più longevo tra gli strumenti: Skype nasce nel 2003 e permette di effettuare videochiamate gratuite ad altri utenti iscritti alla piattaforma ma anche di chiamare a tariffe molto basse numeri fissi e cellulare nazionali e internazionali. Le videochiamate supportano fino a 50 partecipanti sia da computer sia da smartphone, anche se un numero più basso è preferibile per mantenere alta la stabilità di connessione. Chi lo utilizza per lavoro può attivare la condivisione dello schermo e registrare le conversazioni per chi non è presente e vuole vedere la riunione in un secondo momento. 

Skype sta crescendo vorticosamente in queste settimane di isolamento domestico: lo sviluppatore di Skype, Microsoft, dichiara una crescita degli utenti giornalieri pari al 70% rispetto al mese di febbraio e un aumento del 220% nei minuti di chiamate e videochiamate effettuate dagli utenti, che salgono a 40 milioni. La nuova funzione “Meet Now” offre la possibilità di far partecipare alle videoriunioni anche chi non ha un account Skype.

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GOOGLE HANGOUTS MEET

G Suite è la piattaforma collaborativa che Google ha ideato e sviluppato per professionisti e aziende. Hangouts Meet è una piattaforma di videoconferenze con un massimo di 250 utenti che permette di organizzare videolezioni online, meeting e riunioni a distanza. Meet presenta una versione base gratuita "Hangouts", a disposizione di tutti coloro che hanno un account Google, ma che presenta alcune limitazioni (per esempio partecipare a riunioni fino a 25 persone, non è data la possibilità di registrare e l’utilizzo della chat è riservata alla piattaforma web). 

Hangouts Meet, che funziona su pc e da mobile, fa parte di G Suites for Education, la piattaforma che comprende strumenti e applicativi pensati per l’ambiente scolastico, gratuita fino al 1° luglio 2020 nell'ambito dell'iniziativa Solidarietà Digitale per tutti i clienti Gsuite, università, scuole e no-profit. Questo permette di sbloccare le funzionalità avanzate del servizio di videoconferenza Hangouts Meet: fino a 250 partecipanti per videochiamata, streaming live fino a 100,000 utenti e la possibilità di registrare e salvare i meetings su Google Drive.

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MICROSOFT TEAMS

Microsoft Teams è la suite di strumenti di Microsoft, pensata proprio per lo smart working, che combina videoconferenze, chat di lavoro, archiviazione di file e integrazione delle applicazioni. Per registrarsi è indispensabile avere un account Microsoft, oppure un indirizzo di posta elettronica Outlook. Nella sua versione di base gratuita, tra i vari strumenti, offre la possibilità di effettuare una conferenza con 300 utenti. L'azienda stessa ha annunciato che nel corso della settimana dall'11 al 18 marzo, Teams ha guadagnato oltre 12 milioni di utenti, passando da 32 milioni a 44 milioni di iscritti.

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WHATSAPP

La comodità di effettuare videochiamate su WhatsApp consiste principalmente nella già consolidata abitudine ad adoperare questo strumento. Per collegarsi con uno o più contatti ciò che è indispensabile è avere il contatto salvato in rubrica. Per le videochiamate di gruppo, che sono possibili solo tramite mobile, selezionando la chat multipla desiderata o creando un gruppo apposito, vi è un limite di massimo 4 partecipanti alla volta. 

FACETIME

Se si adoperano iPhone, iPad o altri dispositivi Apple come MacBook e iMac e così anche i propri contatti FaceTime è una valida opzione che supporta fino a 32 utenti connessi contemporaneamente. Naturalmente non è compatibile con sistemi Windows e Android.

INSTAGRAM

Non tutti lo sanno, ma anche su Instagram è possibile videochiamare gli amici, basta creare o accedere a una chat con un amico e selezionare l'icona della videocamera ed eventualmente invitare gli altri amici alla conversazione, oppure creare un gruppo e attivare da lì la videochiamata. Il limite massimo di partecipanti per le videochiamate su Instagram è di 4 e si possono usare i filtri per i volti mentre si svolgono.

MESSENGER DI FACEBOOK

L'app di messaggistica collegata a Facebook è comoda e intuitiva, è sufficiente come per Instagram, accedere alla chat con un amico e selezionare l'icona con la videocamera. Rispetto a Instragram può essere adoperata anche da pc e possono partecipare un massimo di 6 partecipanti alla stessa videoconversazione. Anche qui presenti numerosi filtri.

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