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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cucina

Quattro cose da sapere sulla polenta alla brace

E' arrivato il tempo della polenta. Ecco tutto quello che c'è da sapere sul piatto che ha rappresentato per secoli la pietanza base dei contadini di tutta Italia

La polenta è di fatto un piatto povero ma oggi può trasformarsi nel contorno ideale durante le gelide sere d’inverno, tanto più se fatta alla griglia. Ecco alcune cose da sapere a proposito di questo delizioso “oro giallo”.

Al nord la polenta si accompagna con carne in umido. In centro Italia e meridione la si mangia con sugo di pomodoro, salsiccia e spuntature di maiale. In Abruzzo ci aggiungono la cipolla. A Napoli la tagliano a pezzi, poi li friggono e li chiamano scagliozzi. Insomma la buona notizia è che si trova un po’ ovunque. E vale la pena assaggiarla in ogni versione. La polenta diventa “in fiur” se cucinata nella panna anziché nell’acqua, “taragna” con l’aggiunta di un po’ di farina di grano saraceno, che le conferisce il tipico colore scuro, e burro e formaggio in cottura. 

La polenta fresca è deliziosa e, se ne fate una dose abbondante, il giorno dopo è ancora meglio: da preparare fritta o alla brace. Prima di grigliare la polenta assicuratevi che si sia completamente solidificata, così da non farla sfaldare sulla griglia. È una preparazione molto semplice, perfetta per accompagnare secondi piatti a base di carne.

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