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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Attentati a Parigi, solidarietà sul web: #PrayforParis

Sui social post e bandiere francesi, ma anche richieste di aiuto e notizie su parenti e amici coinvolti negli attacchi

Solo nella notte oltre un milione di tweet. Sui social network corre prima il terrore, con le richieste di aiuto di alcuni degli ostaggi al Bataclan, poi la solidarietà da tutto il mondo che si stringe intorno ai francesi con l'hashtag #PrayforParis. 

Commozione, sgomento, rabbia. Molti messaggi sono accompagnati da disegni, uno su tutti la Torre Eiffel circondata da un cerchio nero, a formare il cerchio della pace. Intanto i francesi stanno scandagliando i social network alla ricerca di notizie su parenti e amici, per offrire un alloggio a chi si trova bloccato o in difficoltà, o per far sapere a tutti di essere salvi, dopo la scia di attacchi che ha sconvolto la notte di Parigi e ha provocato, secondo l'ultimo bilancio, almeno 126 morti

Su Facebook e Twitter disperati appelli per avere notizie di chi si trovava nelle zone prese d'assalto dai terroristi. "Chiunque avesse notizie di Lola, che ha 17 anni, al #Bataclan questa sera, ci contatti", si legge su un post, mentre un altro messaggio esprime apprensione per una persona di nome Thibault, anche lui al concerto. "Non mi risponde: aiutatemi", il testo. 

Migliaia di parigini hanno utilizzato l'hashtag #PorteOuverte (porte aperte) per offrire alloggio alle persone rimaste bloccate. Un hashtag ripostato quasi 500mila volte mentre le ore trascorrevano e diventato ben preso il secondo topic trend su Twitter in Francia dopo #fusillade (sparatoria). "Se ci sono persone bloccate, io posso ospitarne due o tre a Rue des Martyrs", la proposta di una persona, mentre un altro account, WroteGabDeLioncourt ha postato: "Il nostro divano è sempre disponibile per due o tre persone a Maraichers". Altri hanno messo online un sito d'emergenza, "porteouverte.eu", per aiutare i francesi a trovare un rifugio temporaneo. Facebook invece ha lanciato una sorta di check-in virtuale, "Paris Terror Attacks", per consentire alle persone di segnalare che stanno bene e trovare chi cercano nell'area degli attentati. 

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