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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Parla l'avvocato di Corona: "Lui prova a migliorare, ma tutto è dovuto alla sua natura"

L'ex re dei paparazzi è tornato in carcere, per la terza volta, lo scorso mercoledì

Nel giorno in cui Fabrizio Corona compie 45 anni, il suo Avvocato Ivano Chiesa torna a parlare dopo l'arresto avvenuto quattro giorni fa. Lo fa in un'intervista rilasciata a 'Storie Italiane', il talk mattutino di Rai Uno condotto da Elenora Daniele. 

"Fabrizio Corona deve capire che queste sono le regole"

Per Corona si tratta della terza volta in carcere: era uscito da da San Vittore un anno e un mese fa, precisamente lo scorso 21 febbraio 2018. "Fabrizio non ha capito che il sistema italiano prevede che nel corso dell’esecuzione della pena si deve tenere un comportamento socialmente corretto. Fa fatica ad accettare le limitazioni che gli impongono. Deve capire che queste sono le regole!", dice il legale.

Corona dopo la prima nuova notte in carcere: “E’ abbattuto”

E ancora: "Mi sento rammaricato, perché è finito di nuovo in carcere per delle cose che tutto sommato sono delle banalità […] Non ha commesso delitti, non è andato in giro a sparare […] Lui si sforza di migliorare ma è dovuto alla sua natura. Fabrizio non è un criminale e in carcere non ci deve stare. È pericoloso solo per sé". 

Fabrizio Corona è tornato in carcere

Sono stati gli agenti della questura di Milano a notificare all'ex re dei paparatti, mercoledì pomeriggio, il decreto del tribunale di sorveglianza Milano che ha sospeso l'affidamento terapeutico con cui ha potuto lasciare San Vittore. Alla vista dei poliziotti Fabrizio, che si trovava nel suo appartamento in centro, non avrebbe fatto commenti. La decisione di sospendere il regime di affidamento terapeutico sarebbe stata presa dal giudice Simone Luerti in seguito alle violazioni che l'ex agente fotografico avrebbe commesso infrangendo le diverse restrizioni che doveva rispettare dopo i numerosi guai giudiziari.

A fine febbraio il magistrato del tribunale di sorveglianza Simone Luerti lo aveva "diffidato": gli aveva imposto di non lasciare più la Lombardia per serate e programmi televisivi fino al 30 marzo. Secondo l'accusa Corona avrebbe commesso una serie di violazioni delle disposizioni e ciò avrebbe dimostrato la sua "colpevole ed eccessiva superficialità". 

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