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Martedì, 23 Aprile 2024
Musica / Stati Uniti d'America

"B.B. King non è stato avvelenato"

Cadono le accuse delle cinque figlie nei confronti della manager. Il coroner: "Non abbiamo prove evidenti che sostengano i sospetti"

LAS VEGAS (STATI UNITI) - B.B. King non è stato avvelenato. Cadono così le accuse contro le cinque figlie del bluesman morto il 14 maggio scorso nei confronti della storica manager del cantante e chitarrista, LaVerne Toney. John Fudenberg, medico legale incaricato di eseguire l'esame autoptico ha dichiarato al Guardian come l'ipotesi dell'omicidio, stando almeno ai primi referiti raccolti, sia da escludere. 

L'AUTOPSIA - "Non abbiamo prove evidenti che sostengano le accuse di avvelenamento - ha detto - in ogni caso procederemo con l'attività investigativa". Di certo, sostiene la Polizia di Las Vegas, non sarà aperto alcun fascicolo per omicidio finché il coroner non stabilirà che la morte del cantante non sia avvenuta per cause non naturali. Ci vorranno, infatti, due mesi per avere i dati completi sulle analisi tossicologiche in grado di scoprire la presenza di eventuali elementi nocivi nel corpo dell'artista. 

LE FIGLIE - Per le cinque figlie di B.B. King, l'agente dell'artista, in combutta con il suo assistente Myron Johnson, avrebbe somministrato sostanze nocive al loro genitore durante le ultimissime fasi della sua vita al fine di entrare in possesso delle sue ricchezze, stimate in diverse decine di milioni di dollari. La Toney, sarebbe, infatti, l'unica esecutrice testamentaria.

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