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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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'Ballando con le stelle', in tribunale è guerra tra i big del televoto

La società Zeng ha accusato la rivale Amuser, entrambe detentrici della gestione del meccanismo del televoto del programma di Milly Carlucci e non solo, di aver sottratto circa 190mila euro dagli incassi del programma di Raiuno

Dal Festival di Sanremo all’Isola dei famosi passando per Ballando con le stelle, ormai il televoto, il meccanismo che consente agli spettatori di esprimere le loro preferenze tramite sms e telefonate è diventato l’assoluto protagonista della televisione moderna che, gratuitamente o a pagamento, permette di far partecipare in prima persona i fan dei programmi di maggiore successo.

E proprio perché in gioco ci sono centinaia di migliaia di euro, i due colossi, Zeng e Amuser, che per anni hanno gestito le telefonate degli italiani per premiare i personaggi in gara, non si sono tirati indietro nello sfidarsi in un'aula del tribunale monocratico di Roma per denunciare presunte irregolarità.

La società Zeng, infatti, ha accusato la rivale Amuser di aver trattenuto 190.000 euro dagli incassi per la gestione del televoto proprio di una delle edizioni della fortunata trasmissione Rai di Milly Carlucci ‘Ballando con le stelle’ e  così sul banco degli imputati sono finiti due ingegneri, Stefano Bruscolini e Pierluigi Zambaldo, il primo in qualità di legale rappresentate della Amuser e l'altro di componente della società, entrambi legati dalla stessa accusa di appropriazione indebita che, come recita il capo di imputazione firmato dal pm Giuseppe Cascini, ammonta per l'esattezza a 198.770 mila euro, una cospicua somma che l'Amuser, però, è convinta di non dover restituire.

"Nessuna appropriazione indebita, quella somma ci spettava contrattualmente” fa sapere la società alimentando una questione  che potrebbe dar vita ad un precedente pericoloso per tutti i programmi tv in cui è il pubblico a decidere.

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