Biagio Antonacci a processo per evasione fiscale
Il cantautore, che avrebbe già regolarizzato la sua posizione con l'Agenzia delle Entrate, è ora imputato per il reato di infedele dichiarazione dei redditi
Biagio Antonacci è imputato a Milano con l'accusa di evasione fiscale, relativa al periodo tra il 2004 e il 2008. Il cantautore italiano non avrebbe versato tre milioni di euro al Fisco italiano.
Come si legge su Ansa, l'inchiesta è nata da una verifica fiscale della guardia di finanza avviata nel giugno del 2008, a seguito della quale, nel 2012, Antonacci ha però regolarizzato la sua posizione con l'Agenzia delle Entrate.
A rinviarlo a giudizio con citazione diretta per il reato di "infedele dichiarazione" era stato tempo fa il pubblico ministero Carlo Nocerino, ora procuratore aggiunto a Brescia, e durante il dibattimento svoltosi ieri è stato ricostruito il meccanismo utilizzato per la presunta evasione, basato su tre società, due italiane e una estera.
In aula è stato sentito anche come teste della difesa, il fiscalista che ha seguito il cantante e che ha spiegato al tribunale che già quattro anni fa Antonacci raggiunse un accordo con l'Erario grazie alla cosiddetta procedura dell'accertamento con adesione.