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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Anticipò il countdown di Capodanno, licenziato dirigente Rai

Il capostruttura di Raiuno Antonio Azzalini ritenuto l'unico responsabile della decisione

La Rai ha licenziato il capostruttura di Raiuno Antonio Azzalini che decise di anticipare il countdown di mezzanotte a Capodanno. Sua la "piena responsabilità" della decisione, una prassi "mai attuata" prima, ha spiegato l'azienda in una nota riferendo la conclusione dell'indagine avviata a viale Mazzini che ha portato al licenziamento del dirigente, annunciato anche dalla presidente Monica Maggioni in audizione davanti alla commissione parlamentare di Vigilanza.

"In seguito all'episodio del countdown anticipato di mezzanotte avvenuto la notte del 31 dicembre nel corso del programma in diretta da Matera 'L'anno che verrà', la Rai ha immediatamente avviato un'indagine interna - ha ricordato una nota diffusa dall'ufficio stampa - per valutare eventuali responsabilità per quanto avvenuto e per il conseguente danno di immagine causato al servizio pubblico radio-televisivo. Dai risultati dell'indagine interna condotta dal direttore del Personale Valerio Fiorespino è emerso che l'anticipo è stato autonomamente deciso dal capostruttura di Raiuno Antonio Azzalini, responsabile editoriale del programma, presente in loco a Matera, a carico del quale è stato aperto un procedimento disciplinare".

"Azzalini ha quindi richiesto di essere ascoltato dall'azienda, audizione avvenuta la scorsa settimana. Gli elementi complessivamente emersi nel corso dell'istruttoria - ha riferito ancora la Rai - hanno confermato per l'accaduto la piena responsabilità del dirigente, la cui difesa si è basata su argomentazioni non veritiere ed ulteriormente lesive dell'immagine dell'azienda che, a differenza di quanto da lui affermato, non ha mai attuato la prassi di anticipo dell'orario di Capodanno. Al termine di un'attenta riflessione, Rai ha deciso dunque di procedere alla risoluzione del rapporto di lavoro con il dottor Azzalini", ha concluso la nota di viale Mazzini".

In Vigilanza Maggioni ha spiegato che l'anticipo della mezzanotte rischiava di "mettere in discussione la credibilità del servizio pubblico" ed è stata una "scelta deliberata autonoma non condivisa da nessuno". "Non è accettabile questo comportamento da nessun punto di vista. Decidere scientemente di minare questa credibilità - ha aggiunto - è stato considerato un atto inaccettabile, non è questa la nostra idea di servizio pubblico. E non si può dire 'si è sempre fatto così' perchè dall'istruttoria emerge che non si faceva sempre così". In ogni caso, ha tenuto a precisare Maggioni, il licenziamento di Azzalini "non è una azione dimostrativa" ma "un tema di serietà aziendale".

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