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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Veronesi: "Francesco Nuti? Nota dolente. Quando una persona beve non so come trattarla"

Il regista a cuore aperto sugli anni difficili dell'amico. Dopo un periodo turbolento ora sono di nuovo vicini

Francesco Nuti è nel cuore di tutti. L'attore da 12 anni vive privo della parola e non autonomo dopo un incidente domestico che lo lasciò a lungo in coma. Accanto a lui la figlia Ginevra, ma anche diversi amici che non smettono mai di fargli sentire tutto il loro affetto, come Giovanni Veronesi.

Tra loro un'amicizia di vecchia data, ma anche un periodo difficile, come ha raccontato il regista ai microfoni dei Lunatici su Radio 2: "E' la mia nota dolente. Perché forse non ho capito in tempo quello che stava succedendo. E quando l'ho capito ho tentato, forse maldestramente, di aiutarlo. Io non sono uno psicologo, ho anche io i miei limiti, quando una persona beve, quando una persona è alcolizzata, non so come trattarla. E poi ero più giovane, mi spaventai, pensai che anche io stavo rischiando, che il pericolo incombeva anche nella mia vita. A un certo punto gli dissi che noi due non andavamo più d'accordo, e che lui doveva curarsi. Alla fine è tutto è degenerato. Prima che lui si facesse male siamo tornati amici, abbiamo ripreso a vederci, ma lui non era più lo stesso. Ho questa remora, forse se mi capitasse adesso una cosa del genere saprei come comportarmi. E' stata una cosa che ci ha travolti, per me Francesco è sempre stato un fratello. A parte il lavoro che abbiamo fatto insieme, i film che abbiamo scritto, il successo che abbiamo avuto, io lo amavo proprio come persona, mi piaceva, era generoso, speciale, unico. Averlo perso in gran parte, per me è stato un bello choc".

"Ogni volta che posso, che ho tempo, che mi va, vado a trovarlo - ha spiegato ancora - Vivo insieme a lui questa vita silenziosa, però altrettanto importante per me. Certe persone dicono che forse per lui sarebbe stato meglio morire. Io ci ho pensato bene prima di rispondermi, credo che la vita anche se ridotta ai minimi termini, basta che ti faccia fare un sorriso e già ne vale la pena di viverla".

Giovanni Veronesi ha parlato anche della sua compagna, l'attrice Valeria Solarino: "Stare con me l'ha vincolata nel lavoro, perché gli altri registi non prendono volentieri a lavorare la donna del regista. Lei è una persona straordinaria. E' una persona che ti impone di essere migliore. Io sono migliore quando sto con lei. Ci siamo conosciuti sul set, a Santorini. Un posto meraviglioso, a picco sul mare. Passavo sempre davanti alla sua camera  al mattino sperando di incontrarla per fare colazione insieme. Colazione dopo colazione, ci siamo messi insieme. Credo che abbia contato il fatto che io vivo per questo mestiere, che non saprei fare altro, e anche lei è così. Siamo molto monotematici, parliamo di questo, ci piace vivere attraverso le cose che facciamo, non abbiamo figli, magari la maggior parte delle persone si annoierebbe molto alle nostre cene".

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