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Giovedì, 25 Aprile 2024
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"Hotel Gagarin", il film di Simone Spada è una fabbrica di sogni

Dal 24 maggio al cinema il primo lungometraggio del regista torinese. Nel cast Claudio Amendola, Barbara Bobulova, Luca Argentero, Silvia D'Amico e Giuseppe Battiston

"Se vuoi essere felice, comincia" ed è proprio quello che fanno i cinque protagonisti di "Hotel Gagarin" - il film di Simone Spada al cinema dal 24 maggio - si creano la loro occasione di felicità. Per farlo arrivano in Armenia, sperando in una svolta, e la svolta arriva sul serio ma nel modo in cui proprio non immaginavano.

Hotel Gagarin, la videointervista a Simone Spada e Giuseppe Battiston

Una commedia sulla speranza e sull'importanza dei sogni, quelli che il cinema - fortunatamente - riesce ancora a realizzare. 

La storia

Cinque italiani spiantati in cerca di un'occasione, vengono mandati in Armenia da un sedicente produttore per girare un film e si trovano di fronte a imprevisti ed incontri che cambiano la loro vita. Appena arrivati scoppia una guerra e il truffaldino agente sparisce con i soldi. Abbandonati all'Hotel Gagarin, isolato nei boschi e circondato dalla neve, trovano il modo di inventarsi un'originale e inaspettata occasione di felicità che non potranno mai dimenticare. In quel luogo remoto ricostruiranno i loro sogni, aiuteranno gli abitanti del posto a realizzare i loro attraverso la magia del cinema, condivideranno emozioni e trasformazioni.

Hotel Gagarin, la videointervista a Claudio Amendola, Silvia D'Amico e Caterina Shula

Tra commedia, romanticismo, visionarietà, Spada offre un ritratto poetico e divertente di un gruppo di persone molto diverse fra loro, interpretate da Claudio Amendola, Luca Argentero, Giuseppe Battiston, Barbora Bobulova e Silvia D'Amico. Nel cast anche Caterina Shulha e Tommaso Ragno nei panni del finto produttore che organizza la truffa. 

Hotel Gagarin, la videointervista a Luca Argentero e Barbara Bobulova

"Sentivo l’esigenza di raccontare una storia di speranza, sogni, popoli col sorriso della commedia, attraverso il mezzo che amo e conosco meglio: il cinema - racconta il regista torinese, al suo primo lungometraggio - Hotel Gagarin vuole essere una commedia romantica, brillante, malinconica e un po' visionaria. E' la possibilità di fare un viaggio divertendosi, un film in movimento nonostante si svolga principalmente in un unico grande ambiente. E' un tentativo di farci sognare, ridere, emozionarci o intristirci, come faceva, una volta, la commedia all'italiana che ci faceva uscire dal cinema più consapevoli e felici". Ci è riuscito e anche molto bene.

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