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Venerdì, 19 Aprile 2024
Film al Cinema

Monica Bellucci sul film 'Irreversible': "Oggi con due figlie ci rifletterei"

Il commento dell’attrice in occasione della presentazione al Festival di Venezia della versione integrale del film che nel 2002 la vide interpretare il ruolo di una donna stuprata

Oggi al Festival di Venezia è il giorno di Monica Bellucci, tornata al Lido per presentare, a 17 anni di distanza dalla sua prima uscita, la riedizione di 'Irreversible', film che all'epoca della sua uscita, nel 2002, destò molto scalpore.

“Quando mi chiedono di fare un film penso molto a come le mie figlie possano reagire, sia loro che il loro contesto di quando vanno a scuola. Oggi ci rifletterei due volte prima di accettare una cosa così potente”, sono le parole dell’attrice 54enne riprese da Ilaria Floris per Adnkronos durante un incontro riservato con i giornalisti al Lido che così ha commentato la riedizione senza tagli del suo film più scabroso in cui recitò, diretta da Gaspar Noé, la parte di una donna vittima di un ferocissimo stupro insieme all'allora marito Vincent Cassel. La pellicola viene presentata oggi alla mostra fuori concorso con un nuovo montaggio e in versione integrale.

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E' un film dove c'è un forte “contrasto fra bellezza e violenza, tratta di  temi molto polemici ma siamo in un momento in cui questi temi vanno affrontati. Quindi se un film di questo tipo ci permette di parlare di cose scottanti, benvenga”, ha dichiarato Monica Bellucci, oggi mamma di due splendide figlie, Deva e Leonie, nate dal matrimonio finito con Vincent Cassel. “Oggi ho due figlie e rispetto a 17 anni fa e vedo che c'è un'apertura maggiore nel parlare di cose scottanti. Secondo me la questione non di fare una guerra con gli uomini ma di trovare elementi che possono far evolvere il rapporto fra uomo e donna”. Secondo l'attrice umbra “le cose stanno cambiando”, e come tutte le madri “auguro alle mie figlie un mondo migliore dove ci sia meno paura di parlare”. 

La Bellucci insiste molto sulla funzione di film di denuncia come 'Irreversibile', nonostante sia stata una “esperienza molto forte sia dal punto di vista personale che professionale”: “Mi rendo conto oggi che tante volte ho interpretato ruoli in cui c'è una donna in un mondo di uomini che deve fare la sua guerra personale, quindi inconsciamente penso di aver fatto un lavoro importante”, ha aggiunto raccontando di come la scena dello stupro sia stata provata diverse volte prima di arrivare a quella definitiva. “Io ero libera da ogni rischio, il mio corpo era nel poter assoluto delle mie mani. Avevo quel distacco dal corpo che mi ha permesso di fare una realistica trasposizione della realtà”, ha ricordato Monica Bellucci: “Nelle scene con Vincent c'è stata improvvisazione ma relativa, perché le abbiamo ripetute talmente tante volte. Siamo riusciti a fare delle sequenze di venti minuti di fila e questo al cinema non succede mai, quindi esperienza incredibile: una libertà che succede solo a teatro”.

La scena del tunnel, momento in cui avviene lo stupro, è stata descritta da Monica Bellucci come violenza sessuale e fisica insieme: “Dovevo sapere esattamente come girarmi, come muovermi. Se quei colpi li avessi presi davvero sarei morta”. Un lavoro enorme, insomma, ma - conclude la Bellucci – “facciamo il cinema perché ci piace prendere rischi, raccontare storie forti e se se ne fa un buon uso, si riesce a toccare argomenti che ci fanno evolvere”. 

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