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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Floris fa flop a La7 e Urbano Cairo si infuria

Partenza non all'altezza delle aspettative per il nuovo programma del giornalista ex Rai, che genera malumori all'interno della stessa La7 e rende furibondo il suo editore

C’è tensione in casa La7 dopo il flop di Giovanni Floris con la prima puntata di “DiMartedì”, battuta nella gara degli ascolti dal “Ballarò” di Giovanni Floris, contro il quale ha portata a casa soltanto un 3,4 per cento di share, accuse di scarso (o nullo) rinnovamento rispetto alla formula collaudata per anni alla Rai e il dubbio che la sua presenza stia portando più malumori che altro in una rete che negli ultimi anni ha messo sotto contratto quasi tutti i grandi nomi dell’informazione italiana.

Secondo Il Giornale, Urbano Cairo sarebbe furibondo per gli scarsi risultati di Floris (ribattezzato Flopis da Dagospia) e ora l’obiettivo è la rimonta, con l’intera squadra chiamata a riorganizzarsi, capire le ragioni del flop e cercare di fare meglio per la prossima puntata.

Ma è chiaro che il problema è più profondo e si tirano in ballo le gerarchie interne all’informazione de La7, nella quale militano tanti pezzi da novanta, ciascuno con i propri spazi da difendere e il proprio potere contrattuale da far valere.

Se il malore di Lilli Gruber è stato confermato ed è questa la causa della momentanea sospensione del suo “Otto e mezzo”, è altrettanto vero che la giornalista avrebbe mal digerito l’arrivo di Floris, che le avrebbe “soffiato” il ministro Giannini per un’intervista a “Diciannovequaranta” e bruciando di fatto la puntata sul tema della scuola. Pare che l’accordo raggiunto lasciasse alla Gruber i politici per “Otto e mezzo” e a Floris opinionisti e giornalisti da intervistare nel suo programma, per evitare doppioni e incomprensioni. Con Chicco Mentana in mezzo con il suo TgLa7, che comunque ha già difeso Floris dagli attacchi di Zucconi sulla partenza non esaltante della sua striscia quotidiana. Pare anche la Gruber abbia avuto un confronto telefonico con Urbano Cairo nel quale avrebbe fatto pesare al suo editore gli ascolti finora portati a casa, a fronte di quelli ottenuti da Floris, e facendo presente l’insistente corteggiamento che le sta facendo RaiTre.

Gestire uno spogliatoio pieno di fuoriclasse è un’impresa difficile ma finora Cairo ci era riuscito, facendo indossare la stessa maglia a Mentana, Santoro, Formigli, Paragone, Bignardi, Crozza, Gruber, Panella, Merlino e altri e facendoli giocare tutti insieme regalando a ciascuno di loro uno spazio per preciso, magari anche a rischio di stancare persino lo spettatore più appassionato che si ritrova alle prese con un palinsesto fatto quasi esclusivamente di talk show politici (e quindi di chiacchiere). Ma c’è pure chi è arrivato in pompa magna a La7 e ha poi dovuto lasciare il posto, come Serena Dandini, Sabina Guzzanti, Cristina Parodi.

Un ecosistema delicato messo in crisi dall’arrivo di Floris. 

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