Mentana: "Il M5S non ci fa intervistare i parlamentari, è una bambinata"
Il direttore del tg di La7 ha spiegato perché i responsabili della comunicazione del Movimento 5 Stelle non hanno concesso ai loro esponenti di rilasciare interviste all'inviato Paolo Celata
Durante la diretta di lunedì pomeriggio dedicata alle conseguenze del referendum, Enrico Mentana ha spiegato il motivo per il quale i giornalisti del tg di La7 non hanno potuto intervistare gli esponenti del Movimento Cinque Stelle.
Il direttore ha riferito che i responsabili della comunicazione del movimento (in particolare, il citato Rocco Casalino) non hanno gradito l'ordine degli interventi decisi da Mentana quando venerdì scorso Di Maio ha parlato dopo Berlusconi e non subito dopo Renzi.
"Questa si chiama bambinata, ed è un bambino quello che lo ha comunicato a Celata (...) Se c'è una emittente rispetto alla quale non si può dire che ci sia stato il tentativo di oscurare il M5S è sicuramente questa; comunque, basta aspettare, tutti i bambini crescono. (...) La protesta è del tutto fuori luogo. (...) Casalino, peraltro, dovrebbe avere lontani elementi di riconoscenza nei confronti di Berlusconi. Abbiamo deciso di intervistare prima Berlusconi perché è pur sempre l’ex presidente del Consiglio e per 10 anni è stato il leader di Forza Italia. Di Maio non è il leader del M5S, di cui è notoriamente il fondatore Beppe Grillo. L’ufficio comunicazione del M5S, con questa decisione, ritiene di fare una ritorsione nei nostri confronti. Potete capire che in ambienti meno eleganti si potrebbe dire ‘Chi se ne frega’. E siamo meno eleganti anche noi".
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