Troppa cronaca nera in tv? "Il problema è come si trattano le cose", dice Federica Sciarelli, padrona di casa di "Chi l'ha visto?" su Rai3 e uno dei volti televisivi più amata e rispettati. "I contenitori pomeridiani erano nati per intrattenere, era quella la loro missione", dice la giornalista, intervistata da Repubblica. "Ci può stare che in casi particolari affrontino un fatto eclatante, ma se si passa da un omicidio a un altro è un'altra cosa".

Giorni fa, Fiorello aveva rivolto un appello ai vertici delle tv: "Basta cronaca nera nei programmi del pomeriggio". La Sciarelli replica: "Caspisco quello che dice Fiorello. A volte, nell'imbarazzo generale, i familiari vengono chiamate dalle altre redazioni appena usciti dal nostro studio". Il problema, ribadisce, è come gli argomenti vengono trattati. "Noi su un'inchiesta ci stiamo due mesi, controlliamo tutto. È chiaro che se ogni giorno devi parlare di un omicidio, ci butti dentro tutto quello che capita. Spesso prendono le nostre immagini togliendo il marchio di Rai3, è assurdo", ma soprattutto, chiarisce la giornalista: "Noi non ci siamo mai appostati davanti a casa di Roberta Ragusa, ci abitano i figli, uno è minore. Non si fa".

Perché a un certo punto la cronaca nera ha invaso la tv?
"Perché c'è grande interesse. Io non dico di non occuparsene, se del caso del giorno parlano tutti è ovvio che non lo puoi ignorare. Ma so che in Rai è stato deciso di limitare la cronaca nera e so per certo che è stato detto a La vita in diretta di non fare Chi l'ha visto? ".

Il rischio è che diventi tutto una marmellata.
"Perché devi riempire ore di trasmissione, il pomeriggio ci sono esperti che straparlano, di tutto. Tutte le settimane mi chiedono di fare una rivista di cronaca nera. Mai. Si figuri che noi appena uno scomparso è stato ritrovato cancelliamo la foto dal sito"