rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Tv News

Fedez chiede spiegazioni, da Fontana alla Pivetti: "E' il momento di approfondire e punire"

Il rapper, in prima linea insieme alla moglie Chiara Ferragni nell'emergenza coronavirus attraverso i loro canali social, vuole chiarezza su quanto accaduto in Lombardia (e non solo)

Non si tira mai indietro Fedez quando si tratta di impegnarsi nel sociale, e nemmeno per dire la sua, con schiettezza, come nel suo stile. Il Covid lo ha combattuto sul campo, insieme alla moglie Chiara Ferragni, a iniziare dalla raccolta fondi per un nuovo reparto di terapia intensiva al San Raffaele che è stato un successo, a differenza di quello realizzato in Fiera, costruito in tempi biblici "al triplo o quadruplo dei costi di quello del San Raffaele". 

Si è speso senza riserve, adesso però il rapper, in un'intervista a La Repubblica, crede che sia arrivato il momento per fare chiarezza: "Da cittadino io desidero che i soldi delle tasse che pago siano usati come si deve, non così. E sempre da cittadino, se posso, dopo aver visto Report vorrei delle risposte vere e serie da Fontana. E' il momento di approfondire quel che è successo, di punire certe persone. Penso alla Pivetti: vorrei che non avesse più a che fare con la cosa pubblica", dice l'artista nel giorno di uscita del suo nuovo singolo 'Bimbi per strada', musica di una hit anni Novanta, 'Children' di Robert Miles, cui Fedez ha aggiunto le parole. 

Fedez e Chiara Ferragni, che recentemente hanno anche partecipato al corteo di Black Lives Matter, con la consegna a domicilio della spesa a chi non poteva permetterselo e l'iniziativa del San Raffaele da personaggi oggetto di critiche sui social per la loro ostentazione sono diventati nei dintorni eroi nazionali. "Ma non l'abbiamo fatto apposta - precisa il rapper - o meglio l'abbiamo fatto perché era giusto, punto e basta. Di quello che si scrive sui social - tiene a far sapere Fedez - non ci interessiamo affatto", mentre gli sta a cuore che l'idea di raccogliere soldi per costruire il reparto di terapia intensiva abbia coinvolto "192mila persone, persone comuni, cosa che ci ha reso felicissimi. E ancor più felici è che sia stato realizzato, sia entrato in funzione e abbia salvato un gran numero di vite". Tirando le somme, quindi, e la di là di quello su cui occorre approfondire, molte cose per Fedez sono andate bene. "Per la prima volta ho percepito un senso collettivo di appartenenza all'Italia, la gente ha contribuito non solo con donazioni, ma anche con comportamenti civili e rispettosi. Ho visto tassisti portare gratis medici e infermieri per esempio. Non so dire se siamo stati più bravi di altri Paesi, di sicuro siamo stati bravi, e questo già mi conforta. Forse usciamo dal virus diversi".

Fedez, sulle iniziative centrate in pieno in questo periodo, tiene a sottolineare che lui e Chiara Ferragni non hanno pensato al loro tornaconto di immagine ed anzi ricorda anche le reazioni meno positive alle idee mese in campo: "Io comunque ne esco con 15 denunce del Codacons, se non ho perso il conto. Loro hanno criticato la mia raccolta fondi e io ho risposto per le rime, facendo notare... Aspetti, calibro le parole - dice - perché non voglio la denuncia numero 16 e non voglio che denuncino anche lei... Ecco, la poca trasparenza delle loro azioni. Il risultato, atti giudiziari per diffamazione, calunnia, associazione a delinquere, violenza, minacce plurime e induzione a commettere reati e una richiesta di 393mila euro di danni, che avranno solo l'effetto di intasare i tribunali".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fedez chiede spiegazioni, da Fontana alla Pivetti: "E' il momento di approfondire e punire"

Today è in caricamento