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Martedì, 23 Aprile 2024
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Coronavirus, Carol Alt sulle fosse comuni di New York: "Un'idea molto intelligente"

Hart Island, isola al largo del Bronx, viene utilizzata da oltre 150 anni per seppellire chi non può permettersi funerali o non ha nessun parente che chiede la salma. In piena emergenza coronavirus, arrivano oltre 25 salme al giorno

Le immagini scioccanti di Hart Island riprese da un drone, che mostrano decine di bare sepolte in fosse comuni, hanno fatto il giro del web creando non poco sconcerto. L'isola di New York, al largo del Bronx, viene utilizzata da oltre 150 anni per seppellire chi non può permettersi funerali o non ha nessun parente che chiede la salma, e in piena emergenza coronavirus il 'cimitero dei dimenticati' straripa. Arrivano oltre 25 corpi al giorno, vittime del Covid-19.

"Credo che ci sia un fraintendimento nel modo in cui gli altri paesi del mondo vedono la situazione delle fosse comuni a New York. So che ha creato molto scalpore, ma bisogna spiegare al mondo che è un'idea molto intelligente". Così Carol Alt all'Adnkronos. "In realtà l'isola di Hart Island è sempre stata un grande cimitero - spiega l'attrice americana protagonista di un film italiano, 'Un figlio di nome Erasmus', dal giorno di Pasqua disponibile sulle piattaforme streaming - Nessuno può andare a fare un giro nel parco dell'isola, perché è un grande cimitero per persone che non hanno amici o parenti che le reclamano. E' una situazione temporanea, legata al momento". Per la Alt "un tema molto importante è che in questo momento le chiese sono chiuse, non si possono fare funerali - spiega - Quindi anzi, penso che sia una idea veramente intelligente. Quando tutto sarà finito, le persone potranno andare a recuperare i loro cari. Ma credo che si debba spiegare, altrimenti posso capire che la gente degli altri paesi sia spaventata, e pensi che ci siano semplicemente migliaia di morti buttati nelle fosse: non è così".

"Il momento per la città è molto difficile, ma i newyorkesi hanno un particolare modo di reagire - prosegue l'attrice spiegando come sta vivendo la drammatica pandemia di coronavirus a New York, città in cui è nata e in cui si trova in questo momento - E' gente molto ottimista, guardano alle situazioni come questa come fosse una sfida, un'opportunità, e soprattutto, sembra strano a dirsi ma sono persone che si prendono molta cura l'uno dell'altro nei momenti duri. Io sono nata qui, il mio cuore è qui. Amo tantissimo altri paesi, adoro l'Italia, ed ecco, ora qui è come quando in Italia la gente ha cominciato a cantare dai balconi, lo stesso mood di reazione lo si vede a New York".

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