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Martedì, 23 Aprile 2024
Cultura

La moglie di Faletti: “Giorgio si sentiva sempre un esordiente”

“Amava le novità, era goloso di esperienze nuove”: così ad un anno esatto dalla scomparsa, Roberta Bellesini, vedova del poliedrico artista, lo ha voluto ricordare in occasione dello spettacolo "L'ultimo giorno di sole” scritto dal marito pochi mesi prima di morire e andato in scena ieri ad Asti

È trascorso solo un anno dalla morte di Giorgio Faletti, scrittore, attore e cantante che nella sua lunga carriera ha saputo coniugare tutti gli aspetti di un vero artista a tutto tondo.

Proprio per ricordare l’evento, ieri al Teatro Alfieri di Asti è andato in scena ‘L'Ultimo Giorno di Sole’, spettacolo sceneggiato da lui stesso pochi mesi prima di morire, e la gioia provata dalla moglie Roberta Ballesini nel vedere realizzato lo spettacolo del marito è stata palpabile.

“Ho avuto tante ansie, qualche dubbio, ma Giorgio oggi sarebbe entusiasta di tutto questo” ha raccontato la donna a Vanity Fair: “Dopo la morte di Giorgio, passai momenti di grande sbandamento, a settembre, però, mi feci forza e ripresi in mano le sue cose, decidendo di portare a compimento quel che lui aveva iniziato. Chiamai Fausto Brizzi e gli affidai la regia dello spettacolo”.

“L’operazione ha richiesto una grossa carica emotiva, ma la scelta in sé è stata semplice, quasi obbligata” ha continuato poi in riferimento alla difficoltà di portare a termine qualcosa del marito: “Giorgio ha finito di scrivere lo spettacolo nel dicembre 2013 e ne è stato così entusiasta da decidere di rilegarne il copione in pelle e di incartarlo per poi metterlo sotto l’albero di Chiara Buratti, l’attrice per cui lo ha scritto. Nemmeno la malattia è riuscita a rompere quell’incantesimo di gioia che lo stregò. Riprendere lì dove lui fu interrotto per me è stato molto naturale”.

E proprio in riferimento alla malattia, la Ballesini ha spiegato come sono stati affrontati gli ultimi mesi di vita del marito: “Abbiamo fatto le valigie e siamo partiti alla volta degli Stati Uniti, ma Giorgio non ci ha pensato nemmeno per un secondo di lasciare a casa il lavoro. Anzi, dagli Usa ha continuato a tenersi in contatto con Andrea Mirò, la ragazza che poi ha arrangiato le musiche dello spettacolo”.

Infine, a voler trovare una sorta di somiglianza con i personaggi comici che aveva interpretato, tra i celebri ‘Vito Catozzo’ e ‘Frank Ottobre’, la moglie non ha dubbi e con l’ironia tanto amata dal caro Giorgio, così lo ha descritto: “Se dovessi fare un bilancio, direi che al 70% era il suo Vito Catozzo. Amava tanto l’allegria, le atmosfere comiche. Avesse potuto, si sarebbe circondato solo di quelle”: 

“Giorgio amava le novità, era goloso: goloso di esperienze nuove, nuove sensazioni. Voleva sentirsi un esordiente, sempre” ha concluso, motivo per cui, dopo aver inanellato una serie di successi, decise di valicare anche la soglia dell’universo teatrale e di continuare a restare vivo nei ricordi di tutti. 

Giorgio Faletti: una carriera tra cinema, musica e romanzi

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