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Sabato, 20 Aprile 2024
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Floris pronto al debutto su La7 con due nuovi programmi

Presentati la striscia quotidiana "Diciannovequaranta" e il talk politico "diMartedì"

Giovanni Floris si prepara al debutto su La7 dopo aver lasciato la Rai e "Ballarò".

Il giornalista romano ha presentato agli addetti ai lavori il doppio appuntamento che lo vedrà aggiungersi al grande pantheon dell'informazione della rete di Urbano Cairo.

Dall'8 settembre parte "Diciannovequaranta", striscia quotidiana di tredici minuti con sondaggio e analisi della notizia del giorno (proprio quella striscia quotidiana che Floris chiese a gran voce alla Rai prima di decidersi a fare il salto verso la settima rete).

Da martedì 16 invece parte "diMartedì", ossia il nuovo talk show di approfondimento politico erede di "Ballarò", che Floris proporrà su La7 con tutta la sua squadra, compresa la copertina di Maurizio Crozza e i sondaggi di Nando Pagnoncelli. Il "Ballarò" originale continuerà la sua corsa su RaiTre sotto la guida di Massimo Giannini. "La7 ci ha dato grandissima fiducia, investe su di noi per 5 anni, con un progetto che ci permette di ripartire da capo", ha affermato Floris.

Ma se "diMartedì" sembra una versione aggiornata di "Ballarò", la nuova striscia prima del tg è la vera novità dell'arrivo di Floris a La7. "E' un progetto coraggioso, in cui la rete crede, che piace a tutti e due", ha affermato il giornalista.

Inevitabile la domanda sui motivi che hanno portato alla chiusura della Rai, proprio partendo da questo nuovo progetto quotidiano sulla falsariga de "Il fatto" di Enzo Biagi. "Se sono qua vuol dire che delle divergenze c'erano: ero in Rai dal '96, vuol dire che qualcosa mi ha portato a stare di qua", ha detto Floris, negando però che il motivo della rottura con la Rai sia stato di ordine economico: "Se sono ragioni economiche la Rai mi dica quali sono e poi risponderò".

Quanto alla sfida con "Ballarò", Floris ha detto: "Giannini è un amico e un giornalista autorevole: abbiamo lasciato una trasmissione così importante che per condurla hanno chiamato il vicedirettore di Repubblica, e questo non può che inorgoglirci". Sulle differenze tra "diMartedì" e il suo vecchio programma ha spiegato: "Sarà una trasmissione nuova, che riparte da punti fermi come me, Crozza, Pagnoncelli, che sono il miglior attore satirico e il miglior sondaggista, ma ora c'è un gusto enorme a ripartire da 0, non vuol dire che faremo la copia di Ballarò".

Per la prima puntata di "diMartedì" è già stato invitato Renzi, che "deve rispondere".

E chissà come sarà questo nuovo - eventuale - incontro tra il premier e Floris, dopo le scintille dell'ultima intervista a "Ballarò".

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