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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cinema

"Lo Hobbit" e gli animali uccisi durante le riprese: le proteste della Lav

Dure accuse alla produzione da parte della Lega Antivisezione che dice: "Se il film fosse stato realizzato in Italia invece che in Nuova Zelanda, sarebbero scattate le sanzioni, compreso il carcere"

"Lo Hobbit" è appena uscito nei cinema italiani e già divampa la polemica: la Lega Antivivisezione (Lav) si unisce al coro di proteste sollevato dalle associazioni animaliste Usa come la American Humane Association e la People For Ethical Treatmen of Animals per denunciare la morte di 27 animali durante le riprese del film.

"È incredibile che il regista Peter Jackson abbia voluto utilizzare animali veri invece di ricorrere agli effetti speciali - dice la Lav - Se il film fosse stato realizzato in Italia invece che in Nuova Zelanda, sarebbero scattate le sanzioni, compreso il carcere, per la morte degli animali, così come previsto dal Codice penale. Gli animali non scelgono di fare gli attori e il minimo che le società di produzione possono fare è garantire la loro incolumità durante tutta la durata delle riprese".

Secondo quanto raccontato dalla American Human Association, responsabile del controllo e del benessere degli animali sui set cinematografici e televisivi, i decessi e e i ferimenti degli animali sarebbero avvenuti non direttamente sul set bensì nell'allevamento in cui gli animali erano detenuti, a causa, rileva la Lav, della cattiva gestione e dell'inadeguatezza del luogo. 

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