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Venerdì, 19 Aprile 2024
Isola dei Famosi

Isola, chi sono gli autori fatti fuori? Parpiglia: "Mi sono dimesso io"

Continua a far discutere il caso Fogli-Corona che ha fatto saltare teste nella squadra Mediaset del reality

Le scuse ufficiali - e in diretta tv - di Alessia Marcuzzi sono arrivate, eppure si continua a parlare dell'ormai famosa puntata dell'Isola dei Famosi in cui Fabrizio Corona ha dato del cornuto a Riccardo Fogli. Un momento di televisione indiscutibilmente bassissimo che è costato il posto al capoprogetto Cristiana Farina e ad altri autori, di cui però non è stato mai fatto esplicitamente il nome. 

Ci ha pensato uno dei diretti interessati, Gabriele Parpiglia, a fare "coming out", anche se parla di dimissioni volontarie dopo essersi già smarcato, giorni fa, dall'accusa di aver ideato il servizio-scontro tra il cantante e il suo noto amico Corona, voluto - sempre secondo la sua versione - solo da due singole persone. Una (forse) Farina, e l'altra? Il mistero continua ad aleggiare.

Tornando a Parpiglia, finora l'unico venuto a galla, quando lunedì il suo nome è scomparso dai titoli di coda del programma, in molti hanno pensato che fosse lui uno dei licenziati. Ecco allora un nuovo post su Instagram in cui chiarisce la sua posizione: "Ultima volta che parlo dell'Isola dei Famosi. Mentre tutto il mondo scriveva stronzate io e ripeto io (non posso essere smentito) mi ero già dimesso serenamente, con tanto di documenti ufficiali. Non muore nessuno sia chiaro. Ne riparliamo quando finirà il programma".

Ma non è tutto. Con un altro post Parpiglia racconta di "questa strana settimana che ho vissuto. Chiariamo subito: io non sono un Santo, ma so di essere un lavoratore, so di essere serio, so di non essere un eroe anzi perdo facilmente. Però mi rivolgo a chi mi segue da tempo: io sono ciò che 'scrivo'. Con mille paure, con mille debolezze, con mille fratture interne. Certezze? Poche. Una però non me la toglierà mai nessuno. Io so fare il mio lavoro - continua - E di certo non vado a sbattere perché io, io, so fare il mio lavoro e soprattutto so dire di NO. Quello che è successo, per un attimo, l'ho voluto vedere dall'esterno. Ho visto un odio spaventoso, ho visto un modo di godere allucinante. Si, ho letto goduria nel sapere che in molti eran fermi lì, pronti a stappare, sparare, scrivere, sorridere perché poteva accadermi qualcosa. Brutto, ma vero".

"Non è vero che siamo tutti uguali. C'è chi comanda, c'è chi decide e c'è chi subisce - sottolinea - Il momento prima di subire, ci sarà sempre una voce dentro che vi dirà: saltate. Pochi giorni fa ho letto che: 'E' tutta la vita che quelli che sudano, decidono per quelli che non sudano'. Fino a quando sarà così, sappiatelo, e mi riferisco a coloro che lavorano in ogni settore; tutto può cambiare in un secondo.Siate pronti. Io non smetterò mai di sudare e se un giorno dovessi farlo, mi ricorderò di quelli che non sudavano... quando io sudavo. E saprò come NON ci si deve comportare. Mai. Ps: alla fine mi sono auto eliminato cazz. Potevo vincere".

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