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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Addio John Renbourn: il chitarrista dei Pentangle trovato morto prima di un concerto

L’artista non si è presentato mercoledì sera a Glasgow, dove era atteso per suonare. La polizia ha rinvenuto il corpo senza vita poche ore dopo nel suo appartamento

Lo aspettavano a Glasgow mercoledì sera per un concerto, ma non si è presentato. La polizia lo ha trovato il giorno dopo nella sua casa di Hawick, in Scozia, privo di vita. John Renbourn, chitarrista e compositore folk conosciuto soprattutto per il suo lavoro con i Pentangle, celebre band inglese anni ’60, è morto a 70 anni, sembra per un arresto cardiaco.

La notizia della sua morte, come riporta il sito del Guardian, è stata diffusa dal manager che ha lavorato con lui negli ultimi 25 anni, Dave Smith, il quale ha voluto ricordare la grande passione per la chitarra di Renbourn, che lo spingeva a tenere ogni fine settimana dei workshop per studenti in tutta Europa.

Nato a Londra nel 1944, Renbourn fondò nel 1967 i Pentangle insieme a un altro chitarrista, Bert Jansch, scomparso anche lui di recente nel 2011, alla cantante Jacqui McShee, al contrabbassista Danny Thompson e al batterista Terry Cox. Tutti musicisti dotati di grande tecnica, che riuscirono a dare vita a una affascinante miscela di musica folk anglosassone, blues e jazz, pubblicando sei album in studio fra il 1968 e il 1972.

Renbourn, che ha iniziato studiando chitarra classica, verrà ricordato grazie a uno stile del tutto personale, in cui ha saputo mantenere i toni classici, perfino medievali, sporcandoli di rhythm and blues. Non ha mai smesso di andare in tour e suonare e dal 2012 era spesso in giro insieme a Wizz Jones, altro chitarrista folk-jazz britannico.

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