Era previsto. Ora è praticamente ufficiale. Il Consiglio di amministrazione di Telecom Italia ha deciso di "dare avvio al processo di dismissione dell'attività di settore media che fanno capo a Ti Media". Il che, tradotto, significa che La7 è in vendita.

Chiaro il motivo: debiti troppo alti e la necessità di focalizzare il lavoro sul core business". Semplicemente, da ora in avanti Telecom si impegnerà unicamente sull'attività principale della società, ergo la telefonia.

Il primo passo della nuova strategia Telecom è quello di fare di La7 una società a sè. "Il cda ha avviato" si legge nella nota diramata da Telecom "un'operazione di ristrutturazione societaria mediante separazione degli asset televisivi facendoli confluire in una società ad hoc".

Mentana: "Sono tranquillo" - Tutti ad aspettare la reazione di Mentana, direttore del TgLa7. Ma reazione non c'è praticamente stata. "In questi casi in genere si esprime preoccupazione, io non sono per nulla preoccupato. Trattandosi di una libera messa sul mercato di un asset così importante, il venditore sicuramente inserirà tra i criteri di scelta dell'acquirente la salvaguardia della qualità e delle prospettive del canale". Quindi, con un esempio calcistico, ha spiegato il clima che si respira in azienda: "Ci sentiamo come una squadra di calcio che ha fatto un campionato di vertice. L'identità della rete è netta, così come il tg ha un profilo ben chiaro. Servono investimenti e capacità imprenditoriale. Gente capace e obiettivi sfidanti, oltre a investimenti adeguati. La tv non si fa gratis, è fatta di idee ed investimenti, non si improvvisa".

Ipotesi De Benedetti - Cosa ne sarà de La7? Tarek Ben Ammar si è detto interessato. Stesso dicasi per Urbano Cairo. Ma il nome su cui tutti puntano è Carlo De Benedetti, proprietario del Gruppo Espresso. All'ipotesi, Mentana risponde: "Se verrà De Benedetti sarà ben accetto. Non mi preoccupa fare Telerepubblica, anche perchè non so cosa voglia dire. Repubblica è un giornale di fronte a cui togliersi il cappello. Se verrà De Benedetti, non lo farà certo per snaturare il Tg e in ogni caso la sinergia con un gruppo editoriale è sicuramente positiva".

Bernabè (Telecom): "Non sono un editore" - Quanto ai vertici Telecom, Franco Bernabè, intervistato da La Stampa, spiega che "non mi considero un editore. Telecom è una società che ha anche una televisione e che ha permesso a questa televisione di esprimersi con la massima libertà". Ora, però, l'obiettivo è dismettere l'asset "salvaguardando però il ruolo e la funzione de La7. Fino ad oggi non c'erano le condizioni per la vendita. Adesso ci sono".