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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cinema

Morta l'attrice Lauren Bacall

Scomparsa a 89 anni la diva di Hollywood, vedova di Humphrey Bogart e premio Oscar alla carriera nel 2009

Hollywood perde un’altra stella del suo firmamento: Lauren Bacall.

L’attrice è morta a 89 anni, nella sua storica abitazione del Dakota Building, a New York. A dare la notizia è stato l’account ufficiale della famiglia Bogart con un tweet: “Con profondo dolore, ma con grande riconoscenza per la sua vita meravigliosa, confermiamo la scomparsa di Lauren Bacall”.

Scoperta per caso sulla copertina di “Harper’s Baazar” dalla moglie del regista Howard Hawks, viene scelta - lei esordiente di soli 19 anni - per recitare a fianco del mito Humphrey Bogart nel cult “Acque del Sud”. L’alchimia tra i due funziona e Bogey per lascia la moglie. Insieme formeranno una delle coppie più belle di Hollywood fino alla morte di lui nel 1957. Grazie a quel primo ruolo e all’unione con Bogart, Lauren Bacall diventa presto una diva nel noir, grazie soprattutto a quella voce roca, quasi maschile, eppure sensualissima e al mistero liquido del suo sguardo (non per niente era soprannominata "The Look").

Durante l’unione con Bogart reciterà con lui ancora ne “Il grande sonno”, “La fuga”, “L’isola di corallo”. Lontano da Bogart, la Bacall ha continuato la sua carriera, scegliendo con intelligenza i propri ruoli e dimostrandosi impagabile sia nella commedia (“Come sposare un milionario”, “La donna del destino”) sia soprattutto nel dramma fiammeggiante, da “Foglie d’oro” di Michael Curtiz a “Come le foglie al vento” di Douglas Sirk.

Lauren Bacall

Bogey muore il 14 gennaio 1957, lei resta vedova con due bambini,  e si dedica alla recitazione tout cour, dalla televisione al teatro. Nel 1961 si risposa con Jason Robards jr., dal quale avrà un altro figlio, e dal quale divorzierà dopo meno di un decennio.

In teatro riprende il ruolo di Margo Channing di “Eva contro Eva” nello spettacolo “Applause”, per il quale vincerà un Tony Award. Sarà premiata anche nel 1981 per la piece “Woman of the Year”. Il cinema degli anni Settanta l’attira poco, il teatro è sicuramente più interessante, ma si regala un pugno di interpretazioni minori eppure interessanti, come quello di Elaine Sampson in “Detective Story”, l’acida e misteriosa signora Hubbard nel cult “Assassinio sull’Oriente Express” e la vedova Rogers ne “Il pistolero”, ultimo film del suo amico John Wayne.

Torna sul grande schermo in ruoli cameo, da “Prêt-à-porter” di Robert Altman a “Ritratti” con l’amico di sempre Gregory Peck. Nel 1996 la prima e unica nomination all’Oscar per “L’amore ha due facce” di e con Barbra Streisand, che la chiama a interpretare sua madre, bellissima e ostinata a non voler invecchiare.

Negli anni Duemila un nuovo colpo da maestro, anzi da gran signora: due film con Lars von Trier, “Dogville” e “Manderlay”. Di recente aveva anche prestato la propria voce a un episodio della serie “Family Guy”. L’Academy l’ha spesso dimenticata ma nel 2009 la premia con un Oscar alla carriera. 

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