Le Iene mostrano il nascondiglio dei soldi di Fabrizio Corona: qui imboscava il suo tesoro
In un servizio il video di una testimone oculare, presente in casa di Francesca Persi il giorno della perquisizione della Guardia di Finanza
Pacchi di soldi, tutti etichettati con la cifra esatta, nascosti nel controsoffitto dell'appartamento di Francesca Persi, collaboratrice di Fabrizio Corona: questo il "tesoro", dal valore di oltre un milione e 700 mila euro, sequestrato dalla Guardia di Finanza, che è costato caro all'ex re dei paparazzi.
Corona è tornato in carcere con l'accusa di intestazione fittizia di beni. Tutti quei soldi erano i ricavi in nero delle sue ospitate in discoteche e locali, come ha spiegato una sua ex collaboratrice alle Iene. La donna, che era a casa della Persi il giorno della perquisizione, ha mostrato anche le immagini del nascondiglio: una botola e una fessura nel controsoffitto dove veniva stipato il denaro sporco.
"Una domenica mi chiama la Persi e mi dice: 'Puoi venire a casa mia?' - ha raccontato la testimone a Dino Giarrusso delle Iene - Quando sono arrivata mi fa: 'Senti mi fai un piacere? Puoi stare a casa mia? Stai qua tre giorni, poi mercoledì me ne vado e tu torni in ufficio. Fabrizio ha detto che ti paga, ti dà l'aumento e gli arretrati'. E così ho fatto, sono andata a casa sua. Sono rimasta là sul divano quattro giorni a non fare nulla. Il quarto giorno suona il campanello. Mi è venuto un colpo. Chi è? 'Polizia, singora'. Ovviamente ho aperto, erano in sei. Mi avevano scambiato per la Persi, ma io ho detto subito di non essere lei. Poi hanno chiamato la Persi col mio telefono e il capo le ha detto: 'Abbiamo un mandato di perquisizione, ci dica se ha qualcosa in casa. Altrimenti noi dobbiamo romperle su tutta la casa'. Al che lei ha mentito, dicendo: 'Fate quello che volete, io vi giuro che non ho niente'".
La perquisizione è iniziata nella camera dei bambini, "poi guardano in cima al tetto e vedono una botola", ha spiegato ancora la donna. "Quello era il nascondiglio dei soldi. Siccome non arrivavano dalla botola col bastone a tirare tutti i pacchi da prendere, gli agenti hanno bucato l'altra parte".
Un tesoro accumulato nell'ultimo anno. Il copione era sempre lo stesso: "I contratti in nero che stipulava sono tutti quelli delle serate, aperture di negozi o bar, le ospitate. Ritornava, non so, da un weekend a Napoli con 20/30 mila euro perché magari faceva alle 5 il bar in dieci minuti per mille euro. Poi magari andava all'apertura del negozio per mezz'ora, 2 mila euro. Poi magari andava a una cena, 1.500 euro per mezz'ora. Capito? Lui faceva veloce, fregava tutti e incassava senza pagare tasse".
