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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Il nuovo libro di Magdi Allam su Isis: "Non perdiamo la testa"

Un gioco di parole macabro e di cattivo gusto usato per il titolo di un libro che raccoglie interventi di alcune firme de "Il Giornale"

Da oggi nelle edicole c'è "Non perdiamo la testa - il dovere di difenderci dalla violenza dell'Islam" , il nuovo libro firmato da Magdi Cristiano Allam, in allegato con Il Giornale al prezzo di 6,50 euro.

Il titolo richiama subito le drammatiche immagini delle decapitazioni dell'Isis e per pubblicizzare il volume, che raccoglie anche interventi di altre firme del quotidiano fondato da Indro Montanelli e ora diretto da Alessandro Sallusti, a "Il Giornale" si sono serviti del claim: "2014. L'anno dei tagliagole", accompagnandolo dalla foto del giornalista James Foley accanto al suo aguzzino, poco prima di venire decapitato dall'Isis il 20 agosto.

Così, nel caso il riferimento non fosse già abbastanza esplicito e "delicatissimo".

Un macabro gioco di parole, di pessimo gusto, che sfrutta per vendere la morte di Foley, di Steven Sotloff, David Haines e Alan Henning.  

E Magdi Cristian Allam sponsorizza a tutto spiano l'iniziativa sulla propria pagina Facebook, tra citazioni di Schopenahuer sul Corano ai ricordi delle battaglie di Lepanto e Vienna, senza dimenticarsi dell'Ordine dei Giornalisti, che di recente ha avviato una procedimento disciplinare nei suoi confronti per ​i suoi articoli, pubblicati proprio su "Il Giornale", che denuncerebbero la sua islamofobia.

Scrive Allam: "Il Giornale al coretto del politically correct ha sempre preferito i suoi tenori solisti. Quelli che in 'Non perdiamo la testa' provano a raccontare ai lettori quello che le Boldrini non dicono. Senza preconcetti e disprezzo, solo con la voglia di scostare un po' quei tappeti siriani e persiani sotto cui la polvere dell'estremismo islamico è diventata lebbra. Documentando, interpretando, citando fatti, nomi, sentenze. Ragionare sui difficili rapporti con l'islam non può essere peccato né questione 'disciplinare'".

Su Facebook, tra i quasi 100mila fan di Allam, c'è però qualcuno che dissente e fa notare: "Non avete perso la testa. Avete perso il senno. Che Dio ci protegga dalle conseguenze folli delle idee di Magdi Allam". Ma è un caso isolato... 

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