Dopo aver fatto coming out il mese scorso dalle colonne della rivista americana "Instinct", Mika si prepara all'uscita del suo nuovo album, prevista per il 18 settembre.

"The Origin of love" parla apertamente dell'omosessualità e fa emergere il lato "anticlericale" del cantante di origini libanesi.

Come ha raccontato lo stesso Mika in un'intervista a Tv Sorrisi e Canzoni, l'omonima title track «è incredibilmente onesta, un manifesto in cui proclamo con coraggio: “Questo sono io, questa è la musica in cui credo”. Non è una canzone convenzionale, ma è comunque una canzone pop".

Anche da questa canzone esce "lato anarchico, quasi oscuro" di Mika.

"È un mio marchio di fabbrica, e credo che finirò all’Inferno per questo. Intanto, però, nessuno se se accorge al punto che i miei album in Cina non vengono mai censurati. Non ha idea di quanti dei miei testi nascondano questo mio aspetto - dice il cantante - Come il testo di “Toy Boy”, dal secondo album. In pochi hanno capito che parla di un ragazzo gay i cui genitori non accettano la sua omosessualità e cercano di cancellarla anche con violenze fisiche e psicologiche. Invece di raccontare la storia dal punto di vista del ragazzo, ho deciso di raccontarla dal punto di vista di un bambolotto. E così quasi tutti pensano che si tratti di una canzone allegra».