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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Montesano furioso: "Da task force solo fregnacce"

L'attore commenta senza mezzi termini tutte le criticità per i lavoratori dello spettacolo in questa emergenza

Tra pochi giorni tocca a ristoranti, negozi al dettaglio e parrucchieri, ma possibili date sulla riapertura di cinema, teatri e arene per spettacoli dal vivo ancora non ce ne sono, gettando i lavoratori del settore nello sconforto. I volti noti ci mettono la faccia, cercando di svegliare la coscienza di qualcuno al Governo, o meglio ancora nella task force che sta gestendo l'emergenza. Con loro Enrico Montesano è furioso: "Io vorrei sapere, ma sta task force è pagata o lavora aggratis? Ma non se vergognano? Qui c'è gente che non prende un soldo da febbraio, vorrei sapere che cosa produce uno che fa una task force? Ie diamo pure i soldi per partorì ste fregnacce? Ma date i soldi agli imprenditori seri che danno lavoro alla gente! Se a noi ci chiamano noi ci andiamo gratis a dargli un consiglio! Noi dovremmo andare tutti a lavorare gratis per aiutare il nostro Paese". Così all'Adnkronos l'attore romano sull'incontro tra l'Agis e il Mibact sulla ripresa dello spettacolo dal vivo e sulle criticità messe in evidenza dall'Agis in particolare sull'uso delle mascherine per musicisti, attori e cantanti. 

"A me non mi ha mai chiamato nessuno, neanche l'Agis che mi conosce bene - sottolinea - Il Mibact lo sa che esisto ma nessuno mi ha mai convocato. Io ho iniziato la mia carriera nel 1966, magari potrei dargli qualche suggerimento! Quando parla Tiziano Ferro, o Proietti e Montesano non dovete pensare a loro ma a tutti quelli che lavorano con loro. Da quando è iniziata questa emergenza stanno tutti a spasso. Abbiamo capito che per noi lo Stato non ha soldi ma assume ancora gente nelle Task Force che non si sa a che servono - ribadisce - chiamate gli attori che fanno teatro e che conoscono le cose. Io proponevo quello che di solito propongono gli industriali e gli imprenditori: non date i soldi a pioggia con il FUS ma fateci pagare meno tasse".

Sulla limitazione del pubblico in teatro a 200 persone Montesano spiega: "Innanzitutto se riapri a giugno non ci va nessuno a teatro e se Franceschini mette il pubblico a scacchiera non solo i teatri ma anche le compagnie come ripartono? A quanto devo mettere il biglietto? A livello economico non conviene a nessuno, né al gestore del teatro né alle compagnie teatrali a meno che siano fortunate perché prendono i soldi del fondo dello spettacolo".

Enrico Montesano: "Non fateci più pagare le tasse"

"Quando andiamo in tournée paghiamo come se fossimo dei ricchi turisti arabi e russi - prosegue Montesano - paghiamo la benzina come tutti ma mica andiamo in vacanza, andiamo in giro per lavorare! L'autostrada la paghiamo come tutti e i miei attori si spaccano la testa perché con la diaria che prendiamo hanno difficoltà anche a trovare un albergo dignitoso. Allora perché non posso avere un voucher, una specie di tessera verde dove io la benzina la pago come i trattori agricoli? Io se viaggio pago le e accise, 'acci sua!', perché non ci fanno gli sconti come ai politici che mangiano con 15 euro come alla mensa? Noi paghiamo sempre tutto, io non voglio soldi ma almeno toglimi le tasse e gli oneri sociali, non ora con il Covid 19 ma sempre. Distribuire denaro - continua l'attore - vuol dire avere potere, allora sarebbe il caso che la politica facesse dieci passi indietro". E rivolgendosi ai politici Montesano sottolinea: "Non date più soldi a nessuno ma non fateci più pagare le tasse, così vi faccio pagare di meno!". Infine sull'obbligo di indossare le mascherine in teatro Montesano conclude con una battuta: "Ma invece delle mascherine allora perché non le maschere? ritorniamo alla commedia dell'arte! A sto punto mi metto la maschera di Arlecchino, di Pulcinella. Se mi devo mettere la mascherina chirurgica allora mi metto una maschera greca, romana, non è meglio?".

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