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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Fedez: “Da J-Ax e Rovazzi una ferita grande. Ho avuto la sensazione che sfruttassero la mia fragilità”

Intervistato da Peter Gomez a ‘La Confessione’ sul Nove, il rapper ha raccontato per la prima volta la sua versione dei fatti sulla fine della collaborazione e dell’amicizia con i colleghi

Il faccia a faccia tra Fedez e Peter Gomez durante il programma ‘La Confessione’ in onda sul canale Nove è servito al rapper per raccontarsi a 360 gradi. La vita privata e quella pubblica, il matrimonio con Chiara Ferragni e la nascita del figlio Leone, l’interesse per la politica e la rivelazione di essere a rischio sclerosi multipla sono stati alcuni dei temi trattati nel corso dell’intervista che, per la prima volta, ha affrontato anche il delicato tema della rottura artistica e umana con J-Ax e Fabio Rovazzi definita come “una ferita grande in cui la risposta più facile e scontata erano i motivi economici. E invece non è stato così. Almeno per me”, ha spiegato Fedez che ha dato la sua versione dei fatti circa le motivazioni che hanno indotto alla fine di ogni rapporto.

Fedez racconta i motivi della rottura con Fabio Rovazzi e J-Ax

“Questo programma si chiama ‘La Confessione’ quindi bisogna dirsi tutto. Quindi dobbiamo partire da qui: questa è la foto di J-Ax”, ha esordito Gomez. “Per me la separazione è stata una ferita grande. Se adesso riesco a parlarne dopo un anno e mezzo è perché ho fatto un percorso. Non ho perso un socio di lavoro, ho perso con lui, con Fabio Rovazzi e anche un altro nostro collaboratore, ho perso un pezzo della mia famiglia acquisita". Perché tutti loro non erano solo colleghi di lavoro: “Fondamentalmente eravamo sì soci – io e Alessandro avevamo una società insieme – ma tutto nasceva da un rapporto umano molto forte… Io ero nel momento di più grande fragilità di tutta la mia vita e ho avuto la sensazione che loro sfruttassero in qualche modo un mio momento di debolezza”.

“Io e J-Ax c'eravamo separati dal nostro manager e abbiamo aperto un'agenzia. Quando è entrato Fabio Rovazzi, è diventato il mio migliore amico. La canzone ‘Andiamo a comandare’ ci esplose in mano, tutto avvenne in un clima di vera amicizia. Devo capire dove io stesso ho sbagliato, se riesco a parlarne oggi è perché sono stato aiutato dalla mia famiglia e da professionisti. Non so se la separazione è da imputare al mio carattere impulsivo… L'altro motivo è che probabilmente non servivo più”.

“Sono partito per 5 mesi a Los Angeles, con mia moglie incinta, il periodo più difficile della mia vita. Ero fragile e poco lucido. Quando sono partito, il nostro legale ha aperto una società speculare alla mia, di management e discografia. Non me l'ha detto, l'ha fatto di nascosto in un momento molto fragile. Mentre ero a Los Angeles sono scoppiati problemi nei conti economici, questa persona aveva problemi con mia madre che lavorava con noi. Sono arrivato a mettere in discussione mia madre, cercavo di arginare questi problemi e non son stato accanto a mia moglie” – ha proseguito – “Poi ho intuito che lui voleva diventare il mio manager, mi sono allontanato da lui e lui ha cercato di portarsi a casa la restante parte del gruppo”.

Fedez: “Da Rovazzi nemmeno un messaggio per la nascita di Leone”

“Fabio ha deciso di andare con lui e ci siamo separati a distanza. Mi chiedo perché queste cose sono state risolte non dopo ma proprio in quel momento, in cui stavo vivendo l'arrivo del primo figlio” ha continuato Fedez che ha affermato che Rovazzi non gli avrebbe neppure mandato un messaggio di auguri per la nascita di Leone.

Quando è nato mio figlio da Fabio non mi è arrivato neanche un messaggio (da Ax sì). Non mi ha scritto quando Leone non ha passato l'esame dell'udito, per 6 mesi non sapevamo se sarebbe diventato sordo. A Radio Deejay ha detto che mi aveva fatto gli auguri del bambino: capisco non fosse facile dire di no, ma la sua naturalezza mi ha stupito, io avrei cercato di non rispondere. Ho scritto sei canzoni sull'argomento, mai uscite. Mi sono arrivate le scuse di Fabio, ma troppo poco e troppo tardi”, ha aggiunto.

Fedez: “Pensavo che J-Ax fosse estraneo”

Fedez ha poi proseguito raccontando la sua verità in merito a quanto successo con J-Ax: “In tutta questa vicenda pensavo che Ax fosse estraneo. Torno a Milano per il nostro ultimo concerto insieme (ma avremmo continuato a essere amici e collaboratori). Scopro che lui sapeva tante cose che non mi ha detto e che era d'accordo con questa persona. Eravamo a fare le prove a Vigevano per il concerto: gli ho detto che avevo bisogno di sapere se lui era un amico o no. Lui mi giurò che non sapeva nulla. Arriviamo a San Siro, ci abbracciamo, piangiamo”.

“Il giorno dopo Alessandro doveva venire per la prima volta a vedere mio figlio. Mi dice: ‘Io non vengo. Sapevo tutto ed ero d'accordo. L'ho fatto perché so che non saresti mai salito sul palco con me se avessi saputo questa cosa’”, ha aggiunto il rapper, amareggiato per l’accaduto perché – ha detto – “quello che mi spiace è che non mi ha dato la possibilità di scegliere. Tutte quelle cose che ci siamo dette per me erano sincere, per lui no. Avrei annullato il concerto, mi sarei fatto carico di tutti gli oneri”.

“Dopo fu tutto tremendo, ma non ci sono state cause con Alessandro. C'è forse una cosa con Fabio, ma la cosa più grave, la causa con il legale, ho deciso di chiuderla”, ha commentato: “Mi rendo conto che Alessandro aveva accumulato il peso del mio carattere … Dal giorno in cui mi ha detto quella cosa, J-Ax è sparito. Non si è fatto più vivo con me e con tutte le persone della nostra società. Così facendo mi ha dato modo di pensare che il nostro progetto discografico fosse qualcosa che gli serviva in quel momento e che poi non gli è servita più. Anche se spero non sia così: magari ci sono motivazioni più profonde”.

Infine: “So che quello che sto dicendo verrà preso a spizzichi e bocconi sulle testate, non ne trarrò nulla di positivo a parte un po' di serenità”, ha dichiarato: “Sono io che uso voi e non voi che usate me”.

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