Polemica sulla Iena Matteo Viviani per il post contro i rom

La Iena Matteo Viviani ha suscitato un polverone di polemiche e accuse razziste pubblicando sulla propria pagina Facebook un’immagine e un commento su un fatto di cui è stato testimone. Da un post successivo, la Iena ha poi cercato di spiegare meglio il proprio pensiero e chiarire i propri sentimenti ma i dubbi sul suo operatore, anche alla luce delle recenti “battaglie” portate avanti da “Le Iene”, restano.

Qualche giorno fa, postando la fotografie dell’interno di una stazione del metrò di Roma nella quale si vedono due poliziotti che si avvicinano a una donna che chiede l’elemosina con in braccio un minore, Viviani ha scritto: “Metró di Roma, camminando noto una bambina bionda sui 9 anni che dorme in braccio ad una signora rom che chiede l'elemosina; non mi ha convinto, le fattezze della bimba erano troppo diverse... probabilmente mi sbaglio, ma nel dubbio... io ho fatto così”.

Ad oggi risultano 2.488 commenti, la maggiora parte di stampo razzista e xenofobo. Un vero e proprio linciaggio mediatico dei rom, che Viviani insinua in questo post essere ladri di bambini, come la vulgata da sempre racconta. La Iena è stata poi costretta a scrivere un secondo post, molto più lungo, per chiarire meglio quello che intendeva dire e per prendere le distanze dalle “soluzioni xenofobe e deliranti” che hanno riempito i commenti al post precedente.

Difficile non pensare che forse le Iene dovrebbe iniziare ad avere più cautela nelle loro azioni e nei loro giudizi. 

Antonella Scutiero su Lettera43 ha ricordato i tanti servizi del programma di Italia1 decisamente discutibili, dall’allarmismo sui vaccini che causerebbero l’autismo alla martellante campagna in favore del caso Stamina condotta da Giulio Goria, che hanno provocato reazioni dalla comunità scientifica, sintetizzate in un lettera della senatrice a vita e docente di Farmacologia a Milano Elena Cattaneo, Gilberto Corbellini, storico della Medicina e studioso di Bioetica, e Michele De Luca, professore di Biochimica a Modena e Reggio Emilia, che hanno parlato di “un esempio eclatante di irresponsabilità nella pratica della libertà d’informazione”, perché “a nostro avviso Le Iene hanno gravi colpe nell’avere concorso a costruire, insieme a Vannoni, l’inganno Stamina. Con una responsabilità morale forse equivalente a quella dello stregone di Moncalieri e con un impatto comunicativo sicuramente superiore a quello che uno o più stregoni avrebbero mai potuto avere”.

Senza dimenticare le polemiche per gli insulti sessiste di Enrico Lucci contro i ministri Madia e Boschi.

In tv come nel privato, Le Iene lanciano sempre più spesso giudizi e sentenze, senza curarsi dell’effetto che questo può sortire, e trincerandosi dietro il diritto di cronaca. Forse la reazione ottenuta da Viviani con il suo post potrebbe essere una buona occasione per fermarsi e riflettere.