rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cinema

"Posh": che cosa c'è dietro i belli e ricchi studenti di Oxford

In Inghilterra si applaude al film che racconta gli eccessi delle ricche confraternite studentesche, le stesse in cui da giovani militavano molti membri dell'attuale governo tory, mentre a Oxford e Cambridge è allarme per l'escalation di violenze sessuali

Arriva nelle sale italiane “Posh”, il film sulla meglio gioventù britannica che affolla le aule di Oxford e che soprattutto popola le confraternite centenarie, quelle da cui uscirà sempre la futura classe dirigente.

Ispirato all’omonima piece di Laura Walde, il film vede protagonisti dieci giovani, belli, arroganti e viziati studenti di Oxford, ammessi nell’esclusivo Riot Club, una confraternita fondata nel lontano 1776, che adombra nemmeno tanto velatamente il famigerato Bullingdon Club, storica organizzazione oxfordiana che ha visto tra le fila dei suoi iscritti l’attuale premier britannico David Cameron, il cancelliere dello Scacchiere George Osborne e il sindaco di Londra Boris Johnson, i cui membri ricchi e aristocratici membri si sono spesso fatti notare per episodi di vandalismo, insieme alle loro avventure etiliche e alla magnificenza delle loro cene.  

In “Posh”, i dieci protagonisti si ritrovano una sera a una cena della confraternita e in un vortice di alcool e violenza si renderanno autori di un’azione che potrebbe rovinare per sempre la loro reputazione. Come uscirne? Accusare il Riot Club e venire bannati con ignominia o barattare il proprio silenzio in cambio di appoggi per il futuro?

Nel Regno Unito e negli Stati Uniti il film è stato accolto con molto favore dalla critica, che è rimasta estasiata dalla glamourizzazione dei lati oscuri delle confraternite universitarie, popolati da giovani nati nel posto giusto, circondati dal lusso e dalla ricchezza, schifati dalla povertà, un’elite che si diverte in attesa di iniziare la brillante carriera che la loro nascita e il loro rango ha già predisposto per loro. In patria era inevitabile che il film accendesse il dibattito sia dal punto di vista politico, considerando i trascorsi della maggior parte dei politici tories attualmente al governo, sia da quello sociale.

Il Guardian ha trattato il tema non solo con articoli e interviste all’autrice della piece ma anche con un ironico quiz per testare la propria percentuale di snobismo (il termine inglese “posh” indica infatti una persona elegante, rifinita, ricca), una guida con sette regole per essere davvero posh e una con tanto di video per svelare i segreti dell’accento posh.

Eppure le stesse colonne del giornale progressista britannico avevano ospitato meno di venti giorni fa l’agghiacciante denuncia di una studentessa di uno dei collegi di Oxford che ha rivelato di essere stata stuprata da amici oxfordiani come lei e di aver subito pressioni dalla polizia per non denunciare il fatto.

Con lo pseudonimo di Maria Marcello, la studentessa ha raccontato in prima persona la violenza, le circostanze in cui è avvenuta, che cosa è successo dopo, l’arrivo della polizia e l’esistenza di una persona incaricata appositamente di seguire i crimini connessi con la prestigiosa università, i tentativi di farla sentire colpevole perché ubriaca durante la violenza, le minacce su quello che sarebbe potuto venire fuori in un processo e le sue dirette conseguenze sulla sua vita presente e futura, facendola sentire abbandonata da un’istituzione e da una polizia che non l’hanno aiutata.

Un grido d’allarme che ha suscitato una notevole eco e che ha convinto alla fine Oxford e Cambridge a una presa di posizione, percependo che ormai il confine tra la tradizionale goliardia che da secoli accompagna l’ambiente universitario di Oxbridge è sempre più vicino a sfumare nella violenza, nel sessismo e nel bullismo, come ricostruito da Fabio Cavalera sul blog sul Corriere della Sera. Secondo l’associazione degli studenti di Cambridge, scrive il Corsera, su 1200 allieve la metà ha dichiarato di aver subito “palpeggiamenti e approcci fisici” e cento hanno confessato “serie aggressioni e stupri”. Oxford e Cambridge hanno quindi iniziato una serie di corsi obbligatori per spiegare ai propri studenti una corretta educazione al sesso consensuale. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Posh": che cosa c'è dietro i belli e ricchi studenti di Oxford

Today è in caricamento