Cinquanta milioni di euro. E' quanto, secondo una denuncia dei sindacati dei lavoratori Rai, avrebbe perso la tv di stato dall'uscita di Michele Santoro, Serena Dandini e Fabio Fazio. 

Nei giorni del grande successo di share del programma di Fazio e Saviano, 'Quello che (non) ho", Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Snater presentano i conti a 'Mamma Rai'. Considerando quanto incassato - in termini di audience - da La7 con i programmi di punta condotti tutti da 'ex Rai', la tv di stato ha perso circa 50 milioni di euro.

"La Rai" spiega Alessio De Luca della Slc-Cgil "ha un problema non solo di scelte industriali ma anche editoriali. Lorenza Lei (dg Rai) ha forzato alcune volontà facendo ciò che l'ex dg Masi non era stato in grado di fare. Spingendo a far andar via Santoro, la Dandini e Fazio ha prodotto conseguenze importanti di carattere economico".

Gli effetti sulla Sipra, concessionaria per la pubblicità sulla Rai, "sono evidenti a tutti: la perdita, quest'anno di 50 milioni di euro. E non a caso il il cda Rai ha operato 46 milioni di tagli".

I coordinamenti nazionali dei tre sindacati hanno presentato mercoledì, nella sede della federazione nazionale della stampa, l'esito di un referendum tra i lavoratori dell'azienda che decretato la sfiducia nei vertici Rai con la forte richiesta del rinnovo del contratto nazionale.