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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Raoul Bova rinviato a giudizio per presunta evasione fiscale

La Procura di Roma ha contestato all'attore il reato di dichiarazione fraudolenta mediante artifici: la prima udienza è fissata per il 21 settembre del 2016

Raoul Bova è stato rinviato a giudizio per evasione fiscale: lo ha deciso il gup di Roma che ha disposto il processo per l’attore, la sorella Daniela e la sua ex moglie e procuratrice Chiara Giordano. La prima udienza è fissata per il 21 settembre del 2016 davanti al giudice monocratico.

La Procura di Roma contesta ai tre il reato di dichiarazione fraudolenta mediante artifici: secondo l’accusa avrebbero procurato tra il 2006 e il 2010 sgravi fiscali trasferendo alcuni costi alla società che gestisce l’immagine di Bova, la Sammarco, e sfruttando così un sistema che avrebbe permesso di pagare un’aliquota Iva più bassa del dovuto.

Bova aveva vinto il ricorso in Cassazione contro il sequestro preventivo di tre immobili (due a Roma e uno a Rieti) per un valore di oltre un milione e mezzo di euro, disposto dal gip e Tribunale del Riesame, ma ciò nonostante, è stato rinviato a giudizio perché la documentazione presentata non è stata sufficiente a evitare il processo.

"Sono sbalordito dalla decisione di questo giudice" ha detto il difensore dell’attore, l’avvocato Giuseppe Rossodivita: "Sono state disattese le affermazioni del tribunale del riesame e della Cassazione. Il collegio dei giudici della libertà, ha scritto che manca il fumus e non c’è alcun reato. Adesso faremo il processo e lo dimostreremo in aula".

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