Come farebbero le mamme moderne senza l'aiuto e i consigli di "Sos Tata"?

Tata Lucia la Mary Poppins del piccolo schermo, entra nelle case delle famiglie più disperate e riporta l'ordine e la serenità insegnando ai pargoli e ai genitori regole di comportamento tanto elementari quanto sovente disattese. 

Ma tata Lucia (al secolo Lucia Rizzi) e i suoi metodi non piacciono a tutti e ora l'Associazione Culturale Pediatri ha scritto una lettera aperta al Garante per la protezione dell'infanzia e dell'adolescenza per chiedere il suo intervento per fermare "l'esposizione di bambini nei reality show a situazioni umilianti e diseducative". 

Tutto nasce da un recente episodio, andato in onda su La7 il 14 settembre, in cui un bambino molto piccolo viene lasciato piangere da tata Lucia, che lo lascia solo nel suo lettino perché si addormenti. "Il bimbo aggrappato alle sbarre del letto gridava, sudato, disperato, terrorizzato, con la telecamera puntata su di lui per vari minuti", scrivono, e "nel frattempo la mamma veniva intrattenuta in cucina dalla Tata rassicurante, mentre il fratellino maggiore si tappava le orecchie". 

"Finalmente - proseguono i pediatri - alla mamma è stato permesso di andare dal bimbo, mettergli il ciuccio e adagiarlo sotto le coperte. Il bimbo a questo punto rallentava il pianto, guardava la mamma, tenendole le braccia in cerca di conforto ma la madre, secondo le indicazioni della tata, se ne andava via, rilasciandolo solo. Il bimbo, deluso, ripiombava in un pianto ancora più straziante. Dopo altri interminabili minuti, il bimbo sfinito non piangeva più e si addormentava: esprimiamo ancora una volta il nostro dissenso per i metodi per educare i bambini piccoli a dormire che si basano sull’estinzione graduale del pianto". 

Metodi come questo "possono minare fin dalla primissima infanzia la fiducia negli adulti e quindi in se stessi e interferire con lo stabilirsi di una sana relazione genitori-figli, oltre ad interferire (se il bambino è piccolo) con l’allattamento al seno" e sopra​ttutto i pediatri ritengono "pericoloso e fuorviante promuovere in tv il ricorso a questi sistemi, senza che ai genitori vengano date informazioni complete e coerenti, affinché possano compiere decisioni informate" e che "puntare la telecamera su di un bambino piccolo, solo, stravolto, terrorizzato, e trasmetterlo indiscriminatamente a milioni di telespettatori, sia una violazione della dignità e dei diritti del bambino, compreso quello dei bambini che magari stavano guardando la tv a casa". 

Intervistata da Panorama, tata Lucia, che ricorda come il montaggio televisivo non dia conto "del grande lavoro che viene svolto 24 ore su 24 per un'intera settimana", si difende così: "A me sembrano spaventosamente esagerate le parole dei pediatri. Io non ho terrorizzato proprio nessuno! Il bambino va allenato a certi comportamenti e il primo allenamento è quello di farlo sentire sereno, sicuro di sé e padrone della propria vita".