Musica e contestazione, come da tradizione, si mischiano per la prima della Scala.

Mentre Milano inizia a imbiancarsi sotto i primi fiocchi di neve, la polizia ha il suo da fare per tenere lontani i contestatori mentre il Piermarini si riempie con il solito parterre di politici, vip e star, tutti in fila per la prima del "Lohengrin" di Richard Wagner.

Al grido di "Noi la crisi non la paghiamo", alcune decine di persone hanno accolto il premier Mario Monti, accompagnato dalla moglie Elsa, i ministri Corrado Passera, Piero Giarda, Giulio Terzi, Renato Balduzzi e Vittorio Grilli.

Grande assente il presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni, mentre il sindaco Giuliano Pisapia ha fatto gli onori di casa.

Tra i vip (che non mancano mai alla prima al Piermarini) Marta Marzotto, Valeria Marini, Marta Brivio Sforza, Renato Balestra, Roberto Bolle, Carla Fracci, Tea Falco (la protagonista di "Io e te" di Bernardo Bertolucci).

Manca il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. L'inquilino del Quirinale aveva già annunciato che non sarebbe venuto all'opera per "impegni istituzionali" e ha scritto una lettera indirizzata al direttore d'orchestra Daniel Barenboim per "fugare arbitrarie allusioni che sono circolate circa mie presunte riserve sulla scelta dell’opera wagneriana per la inaugurazione della stagione", nell'anno delle celebrazioni per il bicentenario verdiano, nell'anniversario della nascita di Giuseppe Verdi.

A guidare la contestazione fuori dal Piermarini, un gruppo di persone, insieme ai giovani dei centri sociali e ai Comitati unitari di base che hanno cercato di disturbare l'arrivo degli spettatori suonando musica pop a tutto volume e gridando slogan, tenuti molto distanti dal cordone di polizia.