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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Ambra Angiolini: “Con il Concerto del Primo Maggio ho fatto pace con la tv”

La conduttrice ha commentato la versione straordinaria dell'evento televisivo: "Mi sono liberata, è stato un debutto. Ne è nata una nuova Ambra, da cui ora voglio ripartire"

A ridosso dell’edizione straordinaria di un Concerto del Primo Maggio lontano dalle piazze a causa dell’emergenza coronavirus, Ambra Angiolini ha affidato al Corriere della Sera le sensazioni derivanti da un’esperienza particolarmente segnante, dal punto di vista professionale ma non solo. Evidente la sua emozione durante la presentazione dell’evento da una Piazza San Giovanni deserta: “Ho lasciato andare l’emotività, facendomi forza di questo. Di solito cerco di tenerla a bada ma poi ne esce un comportamento che non mi piace. L’altra sera ho iniziato a piangere appena scesa dal taxi in piazza San Giovanni: mi si erano appannate le lenti e non leggevo più. Ma questi disagi hanno tolto le barriere che mi fanno apparire come non amo. Mi sono liberata, è stato un debutto. Ne è nata una nuova Ambra, da cui ora voglio ripartire”, ha confidato l’attrice al timone per il terzo anno consecutivo dello show così tanto diverso dal solito che – ha raccontato – “è stato il frutto di confronti continui con gli altri autori via Skype: chi dalla cucina, chi dal bagno, con i figli che passavano, i cani che abbaiavano... ma tutto questo ci ha dato un’umanità che gli altri anni non c’era: è stato il valore aggiunto”.

"Grazie a Boncompagni le difficoltà non mi hanno spaventata"

Il Concerto del Primo Maggio è andato in onda dal Teatro delle Vittorie: “Qui, con un gruppo unito, per la prima volta ho firmato un progetto televisivo, ho scritto per me stessa. Così ho agito con serenità, senza la percezione di una minaccia, perché dicevo quello che sentivo”, ha spiegato, “È stato pazzesco rendermi conto di come mi sia sentita guidata da un signore che non c’è più, ma che mi ha insegnato a farmi forza delle difficoltà: tutte le sue lezioni sono tornate a galla. Grazie a Boncompagni, che citavo di continuo, le difficoltà non mi hanno spaventata. E abbiamo cercato di far brillare quello studiolo con tre operatori, lì anche perché possano tornare presto al lavoro gli altri”.

"Ho fatto finalmente pace con il mio mestiere d’esordio"

Dall’esordio con ‘Non è la Rai’ a oggi ne è passato del tempo e la promessa che nel 2021 canterà il tormentone dell’epoca ‘T’appartengo’ ha fatto tornare alla mente quegli anni: “Studierò una coreografia per farli ballare sul palco. Intanto ho scaricato la canzone: mai fatto, non l’avevo sul pc”, ha aggiunto Ambra che, sulla possibilità di un futuro in tv, si è lasciata andare a una riflessione che molto racconta del suo percorso: “Con onestà posso dire che ora ho fatto finalmente pace con il mio mestiere d’esordio. Prima lo vivevo come la cosa di me da nascondere... dietro c’è un vissuto... insomma, era una cosa che mi premeva aggiustare ed è successo”, ha affermato: “La sensazione di benessere che ho rivissuto la voglio portare nel mio futuro, poi si vedrà. Intanto si è risolta una cosa che risolta non lo era per niente”.

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