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Martedì, 16 Aprile 2024
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Gerry Scotti ricorda un periodo difficile: “Essere stato discriminato mi ha aiutato”

Al settimanale 'Chi' il conduttore ha raccontato la sua adolescenza segnata da difficoltà e pregiudizi durante gli anni di scuola

L’intervista rilasciata al settimanale Chi in occasione del ritorno in tv con uno dei suoi programmi più amati di sempre, ‘Chi vuol essere milionario?’, si è rivelata anche l’occasione per rivelare alcuni aspetti meno conosciuti di Gerry Scotti, tra i conduttori più amati della tv.

Il popolare volto di Mediaset ha ripercorso la sua straordinaria carriera, costellata da successi che sono stati le dirette conseguenze di alcune difficoltà affrontate e superate da ragazzo, per colpa di pregiudizi e discriminazioni.

 “Al liceo i professori mi discriminavano perché mio padre faceva l’operaio. Ma questo mi ha aiutato a diventare quello che sono”, ha raccontato Scotti che, andando in una scuola frequentata dai figli dell’alta borghesia milanese, ha confidato l’episodio in cui la madre riferì ai professori che suo pacdre faceva l’operaio e si sentì rispondere: “Cosa vi è venuto in mente di iscrivere suo figlio al liceo? Deve fare la scuola professionale”.

“Per fortuna i miei se ne sono fregati”, ha commentato Scotti nell’intervista: “Quelle brutte osservazioni sono state una delle spinte che mi hanno fato diventare Gerry Scotti”.

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Gerry Scotti e la sua stima per Maria De Filippi

Ma Gerry Scotti è anche uno dei personaggi di punta di Tu sì que vales, il programma del sabato sera di Canale 5 prodotto dalla società Fascino di Maria De Filippi. E su di lei, collega e amica con cui farebbe un programma basato su emozioni e sentimenti, il conduttore ha avuto parole di stima e rispetto: “Maria mi riconosce la dote di essere nazionalpopolare e si diverte quando faccio il cialtrone, è attratta dalla mia curiosità. Quello che le posso invidiare è la sua capacità di lavorare con i sentimenti, infatti con lei mi commuovo spesso”. 

Gerry Scotti, il commento sui reality show

Un commento critico, infine, sulle carriere televisive dei personaggi che arrivano dal web e dai reality. “Sono il prodotto di una tv molto moderna. L’unico dispiacere è che da lì non siano arrivati un nuovo Bonolis, un nuovo Scotti, la nuova Maria De Filippi, il nuovo Carlo Conti”, ha dichiarato: “Sono nati solamente volti che, tirati fuori dal ruolo di ospiti, non saprebbero condurre un programma”. 

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