"Ciao da zio", bufera su Giletti per il saluto in diretta alla figlia di Salvini
Sui social monta la polemica dopo il siparietto 'familiare' andato in onda domenica a 'Non è l'Arena'
Un'altra bufera social travolge Massimo Giletti. Dopo gli sfottò di qualche settimana fa sulla "gaffe" dell'elezione del Presidente del Consiglio in Italia, il conduttore è tornato di nuovo tra i trend topic per il saluto in diretta a 'Non è l'Arena', su La7, alla figlia di Matteo Salvini.
Il leader della Lega, in collegamento video, ha salutato tutti a partire proprio da sua figlia: "Buonasera a tutti e buonasera alla mia bimba se mi guarda da casa prima di andare a nanna" ha detto, inviandole un bacio. "Anche l'altra volta l'avevamo salutata in diretta" ha commentato Giletti. "Era felice come una pasqua e ha saltellato sul divano dalla nonna per tutto il tempo" ha spiegato Salvini.
Così Giletti il conduttore ha rinnovato il gesto: "Un saluto glielo aveva fatto e glielo fa anche questa sera lo zio Giletti, visto che siamo la famiglia allargata della domenica". Un siparietto che non è piaciuto a molti internauti, pronti a cinguettare indignati: "Scivolone di Giletti". E poi ancora, "livello bassissimo", "un bel quadretto di 'famiglia' e vai con la campagna: mediatica elettorale permanente !E bravo'zio' Giletti... Sarà tenuto in debita considerazione dal futuro Presidente del Consiglio!". Infine: "Sullo zerbino davanti la porta di casa di Salvini c'è scritto 'Giletti'".
#Giletti saluta la figlia di Salvini in diretta: ciao da zio Massimo.
— la manina (@La_manina__) November 11, 2019
Il giornalismo d'assalto, quello che non si piega di fronte al potente di turno.
La prossima volta chiuderà l'intervista con "ti sono piaciuti i cantucci col vinsanto che ti ho mandato?".
Nei giorni particolarmente piovosi #Salvini mette #Giletti davanti alla porta, a pancia in giù, con una felpa con scritto Welcome sulla schiena.
— IlGuffanti 🇪🇺 🇮🇹 (@guffanti_marco) November 11, 2019
Un merito ce l'ha #Giletti
— Auri (@frau101_f) November 11, 2019
Finora ha dimostrato di essere il più zerbino dei giornalisti