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Venerdì, 19 Aprile 2024
L'INTERVISTA

Il Grande Fratello più arcobaleno di sempre, Imma Battaglia: "Talmente tanto da sembrare falso"

L'attivista Lgbt commenta su Today i vari siparietti omosex avvenuti nella Casa in questa edizione. Dopo il coming out di Gabriel Garko "solo tanti stereotipi". L'amore di Dayane per Rosalinda? "Una mistificazione che ha solo creato confusione"

Sarebbe bastato il coming out di Gabriel Garko a far riflettere su quanto pesa una maschera, indossata per nascondere il proprio orientamento sessuale, e a sensibilizzare il pubblico - perché non basta mai - su un tema così importante che non riguarda soltanto una 'scelta di letto', ma il coraggio di non mentire e la libertà di essere se stessi, che nessuno dovrebbe vedersi negata. E invece questo Grande Fratello Vip ha voluto strafare, puntando ad essere l'edizione più arcobaleno di sempre per poi perdere quota e precipitare in un mare di stereotipi. 

Il castello colorato è iniziato a crollare dopo nemmeno un mese con l'outing nei confronti di Massimiliano Morra, fatto prima da Rosalinda Cannavò - ai tempi Adua Del Vesco, finta ex fidanzata dell'attore (e di Garko) - e poi dal 'paladino' dei gay Tommaso Zorzi, talmente sensibile alla causa che non ci ha pensato un attimo a spiattellare in diretta tv la presunta omosessualità del coinquilino, messa goffamente a tacere nei giorni successivi. Pettegolezzi più vicini a un portierato che ad ambienti Lgbt. Poco dopo ecco un'altra storia a tinte omosex, l'amicizia fra Tommaso Zorzi e Francesco Oppini che diventa nel giro di un paio di mesi un amore non corrisposto, con il figlio di Alba Parietti che esce, torna dalla fidanzata e continua a celebrare "l'amore" per l'amico, che nel frattempo si strugge per la sua mancanza e si dichiara. Cambiano i personaggi, ma non la storia. Un copione più o meno identico è quello di Dayane Mello e Rosalinda Cannavò, che in quanto donne - tanto perché di stereotipi non ce ne sono - possono permettersi di lasciarsi andare a coccole ed effusioni. Sono "amiche speciali" per mesi, finché l'attrice siciliana non si avvicina ad Andrea Zenga e manda in tilt l'amica, pazza di gelosia, che nell'ultima puntata confessa di essersi innamorata di lei. Questo resta dopo 5 lunghi mesi del Grande Fratello Vip. Coincidenze o una regia ben precisa? "È sicuramente un Grande Fratello che inneggia all'omosessualità, indubbiamente - commenta Imma Battaglia su Today - Però ci sono un po' tanti stereotipi e in qualche modo il tentativo di riportare l'attenzione sul tema affettivo, in questa fase conclusiva, è sinceramente un po' patetico".

Imma Battaglia: "Dopo il coming out di Garko un'esibizione continua, una forzatura"

L'attivista Lgbt ripercorre tutto fin dall'inizio: "Credo che il momento di Gabriel Garko sia stato intenso, doloroso, sofferto, sfruttato ma sfruttato anche male. Le lacrime di un uomo davanti a una confessione di una vita sono state importanti. Meritavano molto di più secondo me. Dopo di che c'è stata una forzatura, un'esibizione continua di tutto quello che è un linguaggio, una cultura gay, nella comunicazione tra Zorzi e Signorini, ad esempio. Sembrava che delle grandi solidarietà di coabitazione coatta dovessero trasformarsi necessariamente in amore. Non so se è una regia omosessuale, sicuramente però è una regia da reality, che vuole far accadere cose all'interno di una situazione chiusa altrimenti il pubblico non si affeziona". E il fil rouge di questa edizione è stato senza alcun dubbio l'amore omosessuale, nonostante di concreto (e consumato) non ci sia stato nulla: "È anche vero che chiunque tentava di avere altro spazio non riusciva ad averlo. Anche nell'edizione dell'anno scorso a un certo punto è stata forte la questione omosessuale, ci sono finita anche io in mezzo, però comunque dall'altra parte c'era un corrisposto eterosessuale, con la coppia Ciavarro-Clizia. Era tutto più credibile. Quest'anno probabilmente il cast era tutto molto sbilanciato a seguire il leader Zorzi".

L'amore tra Dayane e Rosalinda? "Una brutta manipolazione"

Su Dayane e Rosalinda, Imma Battaglia ha le idee molto chiare: "Non credo minimamente a quella storia, ma fin dall'inizio. Dayane viene da una cultura, quella sudamericana, che anche lei ha ribadito essere più libera e quindi sicuramente è più abituata a lasciarsi andare, a fare esperienze, ma alla sua ultima dichiarazione non ci credo. Non ci credo perché l'amore vero, quello passionale, non ti fa controllare e non ti riesce a far fermare neanche davanti all'idea che tua figlia ti guardi, come ha detto ieri. È un po' quello che è accaduto a Pierpaolo. Anche lui ha un figlio ma non mi pare che si sia fermato davanti a un amore".

A colpire Imma Battaglia, in tutta questa storia, è stato Andrea Zenga. La sua espressione, per l'attivista Lgbt, è il ritratto di una parte della società: "Un ragazzo giovane e disarmato davanti a giochi di parole, a manipolazioni, a strumentalizzazioni. Il suo viso dimostrava un imbarazzo di incomprensione, di non complicità, uno sguardo perso, di grande interrogazione, verso cui ho provato tanta solidarietà - spiega - Per me lui rappresenta in qualche modo l'espressione di una società che può non capire. Non diamo per scontato che tutto sia sempre così chiaro. L'amore è normale, è naturale, sì certo, ma allora non possiamo continuare a giocare con frasi tipo 'intendo amore come amica', perché con un'amica non mi guardo occhi negli occhi, non mi accarezzo. C'è stata una brutta manipolazione, una mistificazione e un abuso del termine amore. Se parliamo dell'amore tra due donne, parliamo di amore, non di amicizia. Quegli sguardi, quella complicità fisica, quel continuo contatto è un amore di un certo tipo, non si pone su un livello di amicizia. Qui c'è stata una manipolazione, c'è stata una forzatura. Sembravano persone costrette a dire che si erano innamorate". 

La confusione di Zenga è la confusione di tanti

Tornando a Zenga, Imma Battaglia va oltre: "Zenga rappresenta una società che non capisce e rimane confusa. Non che discrimina, ma che non comprende. Quindi questo continuo giocare con i termini, in realtà è forzare verso un argomento che o esiste o non esiste. Se io mi sono innamorata di te e sono una donna che ama una donna, io sto avendo una relazione lesbica. Chiamiamola con il suo nome".

Imma Battaglia: "Grande merito a Signorini, ma non bisogna creare confusione su certe tematiche"

Se affrontare certe tematiche in tv è importante, fondamentale è il modo in cui vengono trattate, conclude Imma Battaglia: "Ci tengo a dire che è sempre importante che trasmissioni popolari, come il Grande Fratello, affrontino argomenti che continuano ad essere scottanti. Quindi grande merito a Signorini, però poi ad un certo punto bisogna essere consapevoli che certe situazioni possono generare confusione. Secondo me si è persa un'opportunità". 

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