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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Lilli Gruber, colpo basso a mamma Rai: "Ho dato il massimo, ma lì contavano altre cose"

La giornalista, dal 2008 al timone di Otto e Mezzo su La7, ha costruito tutta la sua carriera nella tv di Stato, senza però mai arrivare a ricoprire ruoli di potere

Non ha peli sulla lingua Lilli Gruber quando si tratta della sua carriera. Oltre vent'anni in Rai, volto storico del tg, nella tv di Stato la giornalista, forse, sarebbe potuta crescere ancora di più.

Sulle pagine del settimanale F, l'ex mezzobusto del Tg1 si è tolta qualche sassolino dalla scarpa: "Quando ero giovane pensavo che per emergere bastasse studiare, lavorare, essere brava insomma. Ho passato più di 20 anni in Rai dando il massimo e nelle posizioni apicali non sono mai arrivata. Lì era evidente che a contare fossero altre cose: l'appartenenza politica, le fazioni. Ma non bisogna mai perdere la sperana. Impegnandosi e faticando i risultati prima o poi arrivano".

E per lei non si può certo dire che non siano arrivati. Dal 2008 al timone di Otto e Mezzo, su La7, Lilli Gruber non ha dubbi: "E' successo solo quando sono entrata in un'azienda privata, che ha come faro quello del merito. Nel momento in cui sono stata valutata per le mie capacità, sono andata avanti come un treno". 

Il lavoro è sempre stata la sua priorità. Sposata con il giornalista francese Jacques Charmelot, la giornalista ha scelto di non avere figli proprio per questo motivo: "Ho sempre detto: niente matrimonio e niente figli. Il mondo del lavoro assorbiva tutte le mie energie e volevo essere autonoma, libera; per le donne della mia generazione la famiglia rappresentava ancora un vincolo troppo forte. L'unica volta che mi è venuta una fantasia seria sulla maternità è stata quando ho conosciuto mio marito, ma non ero più tanto giovane. Avrei comunque potuto provarci, ma non l'ho fatto".

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