Marco Liorni ricorda ‘La vita in diretta’: “Un programma che ti succhiava l'anima”

I telespettatori de ‘La vita in diretta’ ancora legano il suo nome a quello del programma che per sette anni lo ha visto al timone tutti i pomeriggi su Rai Uno. E anche di questo, del contenitore televisivo che lo ha fatto entrare nelle case degli italiani, Marco Liorni a ha parlato a Rai Radio2 nel corso del format I Lunatici.

Oggi il conduttore è alla guida di ‘Italia sì’, trasmissione in onda il sabato pomeriggio sul primo canale e da cui sta ottenendo belle gratificazioni.

“Sta andando bene perché stiamo facendo il programma che ci piace, siamo liberi di decidere, pensare e sviluppare tutto quello che succede”, ha spiegato: “E' una cosa meravigliosa, possiamo parlare di tutto e svilupparlo come uno lo sente. Il pubblico premia le cose che sente abbiano un'anima”.

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Marco Liorni ricorda l’esperienza a ‘La vita in diretta”

Per Marco Liorni ‘La vita in diretta’ ormai fa parte del passato, per quanto quell’esperienza televisiva iniziata nel 2011 e finita nel 2018 resti comunque un bellissimo ricordo.

“E' una cosa chiusa e strachiusa. La cosa che mi rimane è che riesco più spesso a dormire di notte”, ha confidato Liorni: “A La vita in diretta trattavamo spesso delle storie, degli argomenti, delle cose così coinvolgenti, così forti, che di notte capitava di svegliarsi e ripensarci. Se hai davanti una madre cui hanno ucciso il figlio, in tv ci stai dieci minuti, la mattina l'hai passata ad entrare empaticamente nella storia, prima della trasmissione ne riparli, quando arrivi di notte ti ritorna tutto su”.

“In questo momento se ripenso a ‘La vita in diretta’ penso che era un programma che ti succhiava l'anima”, ha ammesso ancora: “E' stata una esperienza di vita pazzesca, durata sette anni. Un grande privilegio, ma una cosa che mi ha impegnato molto anche emotivamente. Tutto il resto passa in secondo piano".

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Il futuro lavorativo di Marco Liorni

Adesso il conduttore ha molto a cuore il programma che gli è stato affidato. Per lui ‘Italia sì’ merita di crescere ancora, motivo per cui si augura di poter discutere presto con la dirigenza Rai.

“Spero che 'Italia sì' cresca, come maturità proprio del programma, perché in ogni puntata scopriamo una cosa diversa. Ogni puntata è una esperienza per crescere. In questo momento 'Italia sì' è mio figlio”, ha affermato: “E' un programma che potrebbe andare dappertutto, ci puoi mettere  qualunque cosa. Ha veramente tante potenzialità. In Rai spero presto di poter parlare con i nuovi dirigenti per capire se potremo fare ancora strada insieme oppure no”.